Giovanni Maiolo: “Non vogliamo in Calabria una strage come quella di Macerata. Domani i centri Re.co.sol. saranno in lutto”

Giovanni Maiolo: “Non vogliamo in Calabria una strage come quella di Macerata. Domani i centri Re.co.sol. saranno in lutto”

Quanto accaduto nella serata di ieri, con un altro tiro a segno nei confronti dei migranti, è intollerabile ed è il frutto avvelenato di un clima di razzismo dilagante affermato dalle forze politiche che hanno soffiato sull’odio per conquistare consenso.
Un ragazzo di ventinove anni è stato ammazzato a sangue freddo. Era colpevole di cercare qualcosa per costruirsi un tetto per affrontare la notte.
Domani gli sprar gestiti dalla Rete dei Comuni solidali a Gioiosa Ionica e Cinquefrondi, d’accordo con le due coordinatrici Alessia Barbiero e Suely Di Marco e tutti gli operatori, saranno in lutto per la morte atroce e insensata di Sacko Soumayla e per opporsi alla logica che vede i migranti come invasori e non come esseri umani.

Vogliamo ricordare Sacko con le parole di don Pino Demasi:
“Soumaila Sacko aveva 29 anni. Era un bracciante e viveva nella tendopoli di San Ferdinando. Molti di noi lo conoscevano. Si accompagnava spesso a don Roberto. Recentemente e’ stato ricoverato in ospedale a causa di un ‘ulcera e qualcuno di noi ha fatto la notte in ospedale con lui. Dopo una lunga giornata di lavoro, pagata per pochi euro, era andato a cercare delle lamiere, per la sua baracca, in una vecchia fabbrica abbandonata sulla Statale 18, vicino Rosarno. Alle 20.30 qualcuno, a distanza di 60 metri, gli ha sparato colpendolo alla testa. Soumaila è morto. Si’ perché’ nei nostri territori qualcuno ha deciso cosi. IN QUESTA TERRA SI MUORE NON SOLO DI NDRANGHETA,DI TUMORE E DI MALASANITÀ’ MA ANCHE DI RAZZISMO. NOI ABBIAMO SCELTO DA CHE PARTE STARE! VIVA LA CALABRIA CHE RESISTE”.

Per il coordinamento nazionale di Recosol
Giovanni Maiolo

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