‘Ndrangheta: scoperto traffico di armi nella Locride, numerosi arresti

‘Ndrangheta: scoperto traffico di armi nella Locride, numerosi arresti

Riceviamo e pubblichiamo

È in corso dalle prime ore di questa mattina una vasta operazione della Polizia di Stato, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Reggio Calabria, finalizzata all’esecuzione di 36 provvedimenti di custodia cautelare [15 in carcere, 13 agli arresti domiciliari e 8 di presentazione alla P.G.] nei confronti di altrettanti soggetti, ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata al traffico di armi clandestine collegata e funzionale alle attività della ‘ndrangheta; associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti; nonché di un’ampia gamma di delitti in materia di detenzione e porto illegale di armi clandestine, fra cui pistole, fucili mitragliatori e armi da guerra con relativo munizionamento, e di coltivazione di numerose piantagioni di canapa indiana e cessione di droga, prevalentemente hashish e marijuana.
I particolari dell’operazione saranno resi noti nel corso di una conferenza stampa che si terrà alle ore 11.00 presso la Sala Convegni della Questura di Reggio Calabria.

“Arma Cunctis” è il nome che gli investigatori della Squadra Mobile della Questura di Reggio Calabria e del Commissariato di P.S. di Siderno (RC) hanno dato all’operazione nel corso della quale, durante la notte, nella provincia di Reggio Calabria, sono stati eseguiti numerosi arresti e perquisizioni. L’inchiesta della D.D.A. di Reggio Calabria ha consentito di individuare l’assetto organizzativo e l’operatività di una pericolosa struttura criminale – cui fanno parte soggetti (FILIPPONE Bruno e FILIPPONE Francesco) ritenuti vicini alla cosca COMMISSO di Siderno (RC) e appartenenti (ZUCCO Domenico e ZUCCO Giuseppe classe 1961) alla cosca CATALDO di Locri (RC) – che gestiva nell’area della Locride e in altre parti della provincia di Reggio Calabria un impressionante traffico di armi clandestine. Ricostruiti i ruoli degli indagati all’interno della compagine criminale (LIZZI Antonio, ARILLI Giuseppe e FILIPPONE Bruno al vertice del sodalizio; NAPOLI Maurizio e TIMPANO Giorgio in posizione apicale con il ruolo di stabili fornitori; altri indagati in posizione subordinata, in qualità di collaboratori, corrieri, intermediari tra venditori e acquirenti).

Ufficio Stampa Questura Reggio Calabria

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