‘Ndrangheta, sequestrati beni per 300 mila euro ad esponente cosca “Patania”

‘Ndrangheta, sequestrati beni per 300 mila euro ad esponente cosca “Patania”

Notizia tratta da: strettoweb

La Direzione investigativa antimafia di Catanzaro ha proceduto al sequestro di beni riconducibili ad Antonio Caglioti, 61enne: il provvedimento di sequestro e’ stato emesso dal Tribunale di Vibo Valentia dopo la proposta avanzata dal Direttore della Dia e fondata sull’esito di indagini patrimoniali svolte dagli investigatori della Sezione Operativa di Catanzaro (per gli anni dal 1998 al 2015) che hanno evidenziato “una evidente sproporzione tra i redditi dichiarati da Caglioti e dal proprio nucleo familiare” rispetto al loro tenore di vita.

Caglioti, sorvegliato speciale di ps, è stato tratto in arresto nell’estate del 2013, insieme ai suoi piu’ stretti familiari, nell’ambito dell’operazione “Gringia” con cui la Dda di Catanzaro ha fatto luce sulla violenta faida di ‘ndrangheta che, tra il settembre del 2011 e il novembre del 2012, ha visto contrapposte, nell’area vibonese, i Patania e i Petrolobartolotta di Stefanaconi, sostenute dai Mancuso, contro la “Societa’ di Piscopio”. L’uomo e’ stato poi condannato in via definitiva a 4 anni e 8 mesi di reclusione per violazione della normativa sulle armi in quanto ritenuto, insieme ai parenti coinvolti, “sodale alla cosca Patania, con specifico ruolo di armiere del clan“.

La Dia ha sequestrato una ditta individuale dedita alla colture olivicole; una dedita alle coltivazioni agricole associate all’allevamento di animali; 14 terreni con un un’estensione complessiva pari a 100.000 mq; 6 rapporti finanziari; 5 automezzi; un immobile adibito ad abitazione e magazzini. Il valore dei beni sequestrati e’ di circa 300 mila euro.

Filomena Fotia

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