Quei 49 milioni di euro rubati dalla Lega. La Cassazione ordina il sequestro di tutti i conti

Quei 49 milioni di euro rubati dalla Lega. La Cassazione ordina il sequestro di tutti i conti

Notizia tratta da: ilsalto

Adesso diranno, in pieno stile berlusconiano, di essere perseguitati dai giudici comunisti. Adesso proveranno, in ogni modo, a dissociarsi ancora e ancora dai loro padri. Quei padri, Umberto Bossi e Francesco Belsito, condannati per la maxi truffa sui rimborsi elettorali dal 2008 al 2010. Quei padri che mentre gridavano «Roma ladrona» rubavano 49 milioni di euro alla Stato. Nel suo passaggio dalla Lega secessionista verde alla Lega ultranazionalista blu, insomma, Matteo Salvini non è riuscito a far sparire quel gran grosso guaio.

Un’Ansa di ieri pomeriggio, 3 luglio, riporta: «Ovunque venga rinvenuta qualsiasi somma di denaro riferibile alla Lega Nord – su conti bancari, libretti, depositi – deve essere sequestrata fino a raggiungere 49 milioni di euro, provento della truffa allo Stato per la quale è stato condannato in primo grado l’ex leader leghista Umberto Bossi. Lo sottolinea la Cassazione nelle motivazioni che accolgono il ricorso del pm di Genova contro Matteo Salvini contrario ai sequestri a ‘tappeto’».

Su quei famosi 49 milioni di euro, più volte citati ultimamente da Roberto Saviano, i colleghi Angelo Romano e Andrea Zitelli hanno ricostruito «Tutto quello che c’è da sapere sui 50 milioni di euro truffati allo Stato dalla Lega e poi spariti» su Valigia blu.

Per i giudici della cassazione, adesso, la Guardia di Finanza può già procedere al blocco dei conti della Lega, in forza del decreto di sequestro emesso lo scorso 4 settembre dal pm di Genova, senza aspettare un nuovo provvedimento. La Corte di Cassazione ha quindi accolto il ricorso della procura di Genova, che ha chiesto di poter sequestrare i soldi che arriveranno in futuro sui conti della Lega Nord. La Lega si difende, attraverso il suo legale Giovanni Ponti, sostenendo che le uniche somme sequestrabili sono quelle trovate sui conti «al momento dell’esecuzione del sequestro» con «conseguente inammissibilità delle richieste del pm di procedere anche al sequestro delle somme ‘depositande’». Per procedere alla confisca «anche delle somme future», quindi, secondo la difesa della Lega, bisogna aspettare il processo di appello. La Cassazione obietta che i soldi sui conti potrebbero non essere stati trovati al momento del decreto «per una impossibilità transitoria o reversibile», e che il pm non deve dare conto di tutte le attività di indagine svolte «altrimenti la funzione cautelare del sequestro potrebbe essere facilmente elusa durante il tempo occorrente per il loro compimento». E dispone così il sequestro.

Tiziana Barillà

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