Portuali licenziati Gioia Tauro, il lavoratore cauloniese Vigliarolo: “Siamo stati abbandonati dal governo e traditi dai sindacati”

Portuali licenziati Gioia Tauro, il lavoratore cauloniese Vigliarolo: “Siamo stati abbandonati dal governo e traditi dai sindacati”

Riceviamo da Gianpiero Vigliarolo e pubblichiamo:

Non si calmano gli umori degli operai licenziati da MCT il 31/07/2018 anzi Vigliarolo uno dei lavoratori dichiara che non si darà pace fin quando non salterà tutto fuori siamo stati abbandonati dal passato governo e traditi dai sindacati. Ho incontrato Salvini a Palmi con dei miei colleghi, ad agosto e venuta Barbare lezzi Ministro per il sud e mi ha ricevuto grazi a Federica Dieni e Riccardo Tucci con altri miei colleghi ho consegnato documenti e devo dire la verità subito aveva garantito la riapertura di un tavolo ministeriale per Gioia tauro sono stato al MIT a Roma incontrando il sottosegretario Rixi e il senatore Auddino che mi ha fatto incontrare il primo ottobre a Reggio Calabria il Ministro Toninelli al quale gli fatto vedere tutta la documentazione in mio possesso e spiegando passo per passo quello che successo con documenti in mano il quale mi dice che verrà a Gioia tauro per ascoltare i lavoratori siamo statili licenziati attraverso un accordo sindacale fatto ad ok dove delle cinque sigle che ci sono a Gioia tauro solo tre hanno firmato, accordo dove veniva snaturata la 223/91 usando solo due criteri . LA cosa più strana che cinque sigle fanno a maggio un documento di mancato accordo con MCT e poi dopo circa venti giorni tre firmano l’accordo a Giugno senza che sia cambiato nulla, mentre UIL e SUL fanno un documento dichiarando che non firmano perché anche se vengono usati due criteri vengo sbilanciati creando un meccanismo penalizzante ,creando una palese discriminazione. A mio parere quest’ accordo e stato fatto solo per salvaguardare qualcuno . Io e i miei colleghi abbiamo fiducia dei nostri legali e dei giudici ma noi faremo la nostra parte augurandoci che questo governo non ascolti solo l’azienda ma coinvolga anche noi come già sta facendo noi che abbiamo avuto il coraggio di parlare, chi a firmato un accordo del genere non può tutelare né noi licenziati né gli altri e anche i lavoratori sono convinti vista la perdita di tessere sindacali all’interno del porto.

 

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