Il Consiglio d’Europa e i giovani: primato del diritto all’inclusione. Il convegno presso il Liceo Mazzini di Locri

Il Consiglio d’Europa e i giovani: primato del diritto all’inclusione. Il convegno presso il Liceo Mazzini di Locri

Auditorium gremito al Liceo delle Scienze Umane “G- Mazzini” di Locri in cui, venerdì 23 novembre, ha avuto luogo il convegno “Il Consiglio d’Europa e i giovani: primato del diritto all’inclusione”. L’iniziativa è stata promossa dal Comitato per l’Inclusione Calabria, accolta con entusiasmo dall’istituto “G. Mazzini” e presieduta da esperti di grande rilievo nel panorama nazionale e non solo.

A moderare l’incontro il dott. Giuseppe Cavallo il quale, dopo i saluti del dirigente Francesco Sacco, ha aperto il dibattito dando la parola agli esperti. Prima tra tutti, la dott.ssa Anna Maria Comito, presidente della consulta Roma Centro 1 ed esperta di politiche europee, che ha dato l’input e ha fornito gli strumenti per la nascita del Comitato suddetto. Emerge sempre di più –ha affermato la dott.ssa- la necessità di sensibilizzare i giovani all’inclusione fin dall’infanzia, secondo un percorso che ricopra l’intero arco della vita dell’individuo. Quella dell’inclusione è una tematica da affrontare trasversalmente: la scuola, lo sport, il lavoro sono chiamati a promuovere e maturare atteggiamenti di inclusione affinché essa diventi un patrimonio condiviso da ogni cittadino. A ciò –ha continuato la Comito- si aggiunge l’esigenza di elevare gli standard di inclusione scolastica mediante percorsi di formazione, l’applicazione di nuove metodologie inclusive, l’incentivazione al volontariato e la relazione con le famiglie.

A seguire, l’intervento di Alessandra Coppola, presidente APICE, che ha agganciato l’uditorio richiamando i fatti di Utoya del luglio 2011. Lo spiacevole episodio –racconta- ha dato lo spunto per la nascita della campagna contro ogni forma di odio “No hate speech movement” con il compito, attraverso Internet e i social media, di produrre materiali volti a contrastare l’odio in tutte le sue manifestazioni, facendo particolare riferimento al bullismo e cyberbullismo.

Successivamente, la parola è passata alla dott.ssa Rosanna Sculli, pedagogista esperta in processi formativi, che ha presentato il Comitato per l’Inclusione Calabria e le finalità che ogni membro si propone. Il Comitato, nato spontaneamente a Marina di Gioiosa Ionica, raccoglie giovani studenti, famiglie, educatori ed esperti, con il compito di realizzare campagne di sensibilizzazione e informazione nell’ambito dell’educazione all’inclusione.

Tale principio –ha affermato la Sculli come portavoce del Comitato- è in continua crescita; pertanto, il compito che ci prefiggiamo è quello, goccia dopo goccia, di aprire i nostri intenti al territorio per abbracciare le problematiche più urgenti nel mondo dei giovani e non solo. Il dibattito è stato anche occasione per far conoscere il progetto “Diversamente Uguali”, curato dal Liceo stesso, e per dimostrare quanto i giovani ne sanno a proposito di diversità e inclusione. Pertanto, la prof.ssa Maria Cristina Altomonte, ha presentato i dati del questionario sull’inclusione, cui gli studenti del Liceo sono stati sottoposti e dal quale sono emersi risultati interessanti. Dall’analisi degli esiti, ad esempio, è apparso come il concetto di razza sia fortemente legato a quello di discriminazione, influenzato soprattutto dai mass media, nonché l’esigenza, da parte dei giovani, di essere sensibilizzati attraverso manifestazioni presiedute da esperti e che richiedano un certo coinvolgimento emotivo. Il convegno si è concluso con l’intervento del dott. Franco A. Meschini, professore del Dipartimento degli Studi Umanistici dell’Università del Salento, che ha sottolineato l’importanza della comunicazione nei processi inclusivi, presentando un vero e proprio decalogo per una corretta inclusione. I giovani presenti, inoltre, hanno potuto partecipare al convegno in un dialogo aperto con gli esperti, esponendo tutte le loro idee, testimonianze e perplessità.

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