Il vizietto del Movimento: piazzare parenti e amici. Quando la politica è anche un affare di famiglia

Il vizietto del Movimento: piazzare parenti e amici. Quando la politica è anche un affare di famiglia

Notizia tratta da: ilgiornale

Dai fratelli Dettori (Pietro e Marcello) alla coppia Barca-Montanino: la parentopoli si allarga a macchia d’olio. Ora che i Cinque stelle sono forza di governo, le poltrone sono aumentate. E anche le opportunità di occupazione, grazie alla politica, sono raddoppiate per fratelli, fidanzate e mogli dei pentastellati.

È di dominio pubblico, dopo l’inchiesta del Il Giornale, il caso dei due fidanzati (compaesani del vicepremier Luigi di Maio) Salvatore Barca e Assia Montanino: i due fidanzatini, dopo una lunga gavetta nel M5s, sono stati piazzati dal capo politico del M5s Di Maio in ruoli di peso (e ben retribuiti) al ministro dello Sviluppo Economico. Assia Montanino è stata scelta da Di Maio per la poltrona di segretario particolare al Mise con un stipendio pari a 72 mila euro l’anno. A Barca Di Maio ha affidato la guida della segreteria. Ogni anno portano a casa (che condividono a Roma) 150mila euro. Doppio stipendio (grazie alla politica) anche per la famiglia Cancelleri. Azzurra Cancelleri è un deputato grillino alla seconda legislatura. Il fratello Giancarlo è consigliere regionale del M5s in Sicilia ed è stato il candidato (sconfitto) governatore contro Nello Musumeci alle regionali di un anno fa. Fratelli di sangue e di fede politica sono Pietro e Marcello Dettori: due fedelissimi di Davide Casaleggio. Pietro Dettori è stato nominato dal vicepremier Di Maio nello staff di Palazzo Chigi per coordinare la struttura social e comunicazione web: stipendio pari a 130mila euro l’anno. Il fratello Marcello non ha alcun incarico in strutture pubbliche ma è l’amministratore unico di Moving Fast Media, la società che edita il sito Silenzi e Falsità, il cannone social della propaganda del M5s (soprattutto di Luigi di Maio) che spara quotidianamente articoli sulle iniziative del vicepremier. Entrambi si occupano, dunque, delle strategie web del M5s: Pietro nel Palazzo, Marcello fuori.

Doppia poltrona familiare per il senatore grillino Vincenzo Presutto; la moglie, Marta Matano, è consigliere comunale a Napoli in quota M5s. A Palazzo Madama sta alimentando malumori il caso di Vilma Moronese, presidente della commissione Ambiente: la senatrice si fa assistere (pare gratuitamente) dal compagno Giuseppe Rondelli. La figura dell’assistente (fidanzato) a titolo gratuito è un’invenzione campana: l’ex capogruppo in Consiglio regionale Valeria Ciarambino ha scelto come assistente personale, senza stipendio ma con badge e accesso agli uffici, il marito Domenico Migliorini. Nella rete degli intrecci familiari del M5s è finita la ministra della Difesa Elisabetta Trenta, sposata con Claudio Passarelli, un ufficiale dell’Esercito. A giugno, dopo la denuncia del deputato del Pd Michele Anzaldi, per liberare il campo da possibili conflitti familiari (e di interesse), la Trenta ha rimosso il marito dall’incarico di ufficiale addetto alla segreteria del vice direttore nazionale degli armamenti all’ufficio Affari Generali. Continuando, però, a guidare il ministero nel quale lavora il marito. Tra governo, Senato e Camera pare che i casi di familiari assunti nelle segreterie siano numerosi. Nonostante lo statuto del M5s lo vieti esplicitamente.

Pasquale Napolitano

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