È giunto ufficialmente il momento in cui si auspica che il nuovo anno possa essere migliore di quello precedente: fortuna, pace, sogni da realizzare, successo, amore e qualsiasi altra cosa della lunga lista dei propositi. Io non desidero che il 2018 porti con sé gli eventi felici ed amari che lo hanno caratterizzato perché ogni cosa che mi è accaduta è la risposta a ciò che sono, né desidero per me un anno diverso pensando di poter influenzare la sorte.
Per cui anziché tirare le somme dei miei 365 giorni lo farò per chi ne ha più bisogno di me. Ecco che chiederò ciò che concretamente è possibile partendo dalla triste constatazione che la nostra è una società quanto mai degradata, una società travagliata che vive nell’angoscia del futuro e che si fa beffa degli insegnamenti cristiani esaltando il motto del “prima io, poi gli altri” anche a costo di vite umane. Una società in cui vige lo sfruttamento dei più deboli a vantaggio di pochissimi e in cui è più facile decidere di farsi prendere in giro invece di pensare con la propria testa perché ciò richiederebbe troppo impegno. E siccome credo che qualsiasi cambiamento debba partire dal basso e inizi sempre dalle piccole cose, il mio pensiero quest’anno è rivolto a Caulonia. Sì, a te Caulonia va il mio augurio per il 2019: che non ci sia più l’apatia che ti contraddistingue e il vivere come marionette le cui fila sono mosse da altre marionette. Che non ci siano più le giornate ricche di ipocrisia, i falsi buonisti, il parlare male dell’altro per elogiarlo quando lo si ha di fronte, quelli che insinuano il sospetto per invidia, le volpi che se non arrivano all’uva dicono che è acerba e coloro che vedono in altri i propri difetti. Che non ci siano più le frasi fatte, gli attori fuori dal teatro, il lanciare il sasso per poi nascondere la mano, i politicanti e gli uomini appiattiti che si accontentano di sopravvivere. Solo così sarà migliore di quello precedente qualsiasi nuovo anno per tutti i tuoi abitanti, compresa io. Come vedi i punti su cui lavorare sono tanti e i tuoi problemi vanno al di là della presenza di Ciavula, che giustamente non puoi non considerare ingombrante o definire “cancro di questo paese”. Dalla tua Caulonia hai il fatto che ci sono anche tante persone che sanno dare quotidianamente, e nel loro piccolo, a questa comunità una seconda occasione.
Saluto il vecchio anno e do il benvenuto al nuovo!
