Giovanni Maiolo (Re.co.sol.) invita a Roma la VicePresidente del Parlamento greco per lanciare la candidatura di Riace al Nobel

Giovanni Maiolo (Re.co.sol.) invita a Roma la VicePresidente del Parlamento greco per lanciare la candidatura di Riace al Nobel

Onorevole Tasia Christodoulopoulou,
Vice Presidente del Parlamento Greco,

consapevoli del suo precedente impegno di ministro dell’emigrazione e della sua sensibilità umana e politica verso questo centrale problema dei tempi che viviamo, specie nei nostri due Paesi di frontiera, saremmo lieti se Lei volesse partecipare alla iniziativa di lancio della campagna per la candidatura di Riace , piccolo comune calabrese della Locride, ex Magna Grecia, a premio Nobel per la pace 2019 ,in programma il prossimo 20 dicembre a Roma.
Grecia e Italia , in questi anni difficili , si sono trovate , spesso da sole, a fronteggiare ondate migratorie imponenti che hanno messo a dura prova le istituzioni a tutti i livelli e le popolazioni che, però, hanno risposto, in tanti casi, con il senso dell’accoglienza e dell’ospitalità che affonda le radici nella cultura dell’antica Grecia.
Riace è salita alla ribalta europea e mondiale perché, forte di questa eredità culturale di piccolo centro di quella che fu la Magna Grecia, pur svuotata dalla emigrazione, ridotta per la endemica mancanza di lavoro in una progressiva condizione di abbandono, ha saputo accogliere ed includere in 20 anni migliaia di migranti che sono arrivati e transitati dalla sua terra.
Tutto ciò ad opera di un gruppo di giovani e ad una comunità che si è ritrovata intorno al suo sindaco , Domenico Lucano. Un sognatore che ha saputo tenere insieme l’utopia di un mondo migliore, la buona ed intelligente amministrazione e realizzare un sogno che ha dato, in nome dell’umanità, accoglienza dignitosa e rispettosa a chi era costretto a fuggire da condizioni di vita infernali, rivitalizzando, nel contempo, attraverso una positiva ibridazione di culture, conoscenze, attività un paese agonizzante .
“Utopia non è la caduta del muro, ma quello che è stato realizzato in alcuni paesi della Calabria, Riace in testa”.
Lo diceva il regista Wim Wenders, nel 2009 a Berlino, davanti ai Nobel per la Pace parlando del suo film realizzato sul modello di accoglienza degli immigrati, messo in atto in alcuni comuni della Calabria.


“Questa storia –concludeva Wenders-deve farci riflettere su come sia possibile far convergere l’obiettivo dell’accoglienza con quello dello sviluppo locale.
Riace ha mostrato che ciò è possibile, spalancando le porte al futuro.
Questa è una esperienza locale che però ha una valenza globale .
E’ un insegnamento rivolto a tutto il mondo”.
Quel modello , quel paese, quel sindaco oggi sono sotto l’attacco delle politiche, dei muri, della chiusura dei porti, della paura , che in Italia ed in Europa è diventata, purtroppo, una fabbrica di consenso e contestualmente da un intervento giudiziario che ha condannato all’esilio il Sindaco Lucano.
Quel modello, ha mostrato all’Italia, all’Europa e al mondo che una politica di accoglienza e inclusione è un antidoto alla paura, alla criminalità organizzata , all’impoverimento e all’abbandono di tanti paesi, di tutti quelli delle zone interne in Italia ed in Europa. Ed è un grande messaggio di pace per i popoli, in un momento in cui la guerra continua a stravolgere vite e territori e ha generato caos e dolore in tutta l’area che abbraccia il sud -est del Mediterraneo ,tanta parte dell’Africa, la penisola arabica ,ed il medio oriente, fino all’Hindu Kush.
Per questo con tante altre reti di istituzioni locali ,e tante associazioni sociali italiane e di altri paesi dell’Europa e di altri continenti, abbiamo voluto proporre Riace a Nobel per la Pace 2019 e saremmo onorati se Lei volesse essere con noi a Roma, il prossimo 20 Dicembre a lanciare la candidatura e la campagna a sostegno.
Fiduciosi in una positiva accoglienza del nostro invito, la ringraziamo per l’attenzione e le porgiamo i più cordiali saluti

Giovanni Maiolo
Legale rappresentante RECOSOL

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