Omelia-choc: “Se ci fosse stato Salvini Gesù bambino sarebbe morto”

Omelia-choc: “Se ci fosse stato Salvini Gesù bambino sarebbe morto”

Notizia tratta da: huffingtonpost

Imbarazzo e un certo stupore tra i fedeli, che stamani hanno partecipato alla messa domenicale celebrata nella chiesa di San Piero ad Agliana (Pistoia), quando è arrivato il momento dell’omelia. Il parroco, don Paolo Tofani, commentando la pagina del Vangelo si è spinto a parlare del decreto sicurezza e delle politiche di accoglienza agli immigrati, fino a paragonare, con un accostamento indiretto, il ministro dell’Interno Matteo Salvini a Erode.

Qualcuno dei presenti ha riferito le sue parole al senatore leghista Manuel Vescovi, che tra l’altro abita proprio ad Agliana, ed è scoppiata la polemica. Lo stesso Vescovi infatti ha reso nota la vicenda con un comunicato in cui sostiene “da cattolico” di esser rimasto “sbalordito e fortemente amareggiato da quanto riferitomi da alcuni fedeli che stamani hanno assistito alla messa officiata da don Paolo Tofani nella chiesa di San Piero ad Agliana perché nel corso dell’omelia il prelato avrebbe detto che ‘Non ha importanza fare il presepe’ e ‘se Salvini fosse esistito ai tempi di Cristo, Gesù Bambino sarebbe morto'”. Frase che, precisa il senatore leghista, “se effettivamente fosse stata pronunciata, sarebbe gravissima e non in linea con lo spirito di un uomo che veste, tra l’altro, l’abito talare”.

Ma che cosa ha detto il sacerdote di Agliana? Lo riferisce lui stesso, interpellato dall’ANSA. “Ho detto – ha spiegato don Paolo Tofani – che bisogna ricordarsi che la famiglia di Gesù fu costretta, visto l’infanticidio ordinato da Erode, ad emigrare in Egitto, come ci dice il Vangelo. Ma non lo avrebbe potuto fare se ci fosse stata una legge sui migranti come c’è oggi in Italia”. Nell’omelia, aggiunge sempre il parroco, “ho parlato anche della legge Salvini (il decreto sicurezza, ndr) dicendo che è inutile fare il presepe e poi ostentare segni cristiani se poi quando ci inchiniamo alla grotta di Betlemme non viviamo quello che Gesù ci ha insegnato cioè l’accoglienza, l’amore, la misericordia, la disponibilità al servizio”. “I simboli – conclude don Tofani – contano se c’è dietro una vita”.

Resta poco convinto l’esponente leghista per l’accostamento di Matteo Salvini ad Erode. “Un’espressione che lascia davvero sconcertati – dice Vescovi – Siamo in pieno clima pre-natalizio e tutti noi, prelati ovviamente compresi, dovremmo ancora di più puntare a rasserenare gli animi. Questa frase-choc è stata davvero fuori luogo ed auspichiamo che l’autore faccia immediatamente mea culpa”. Ma al momento non sembra assolutamente così. Il parroco mantiene il punto sulla similitudine utilizzata nell’omelia.

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