Proteste a Roma, bruciata bandiera dei 5Stelle

Proteste a Roma, bruciata bandiera dei 5Stelle

Notizia tratta da: repubblica

Decine le pattuglie dei vigili sono state impegnate a dirigere il traffico, caotico. Parzialmente chiuse per tutta la mattina via dei Cerchi e via del teatro Marcello. Pesantissimi i disagi al traffico fino ai Lungoteveri, bus deviati, cittadini infuriati.

L’improvvisa manifestazione dei rappresentanti delle categorie dei bus turistici è la pesante risposta al nuovo provvedimento deciso dal Campidoglio che li mette sostanzialmente al bando nelle aree cittadine più centrali a partire dal 1° gennaio.

La categoria è in agitazione già da tempo perché dal prossimo primo gennaio scatteranno le nuove regole: il rincaro delle tariffe per gli ingressi nella capitale e il divieto di acceso al centro storico.

Raggi: “Inaccettabile che la città sia tenuta sotto scacco”

“È inaccettabile che Roma sia tenuta sotto scacco bus turistici: il centro va subito liberato, sciogliete l’assemblea perchè state paralizzando la città”. Così la sindaca di Roma Virginia Raggi parlando ad una delegazioni di rappresentanti dei gestori dei bus turistici, “è finito il tempo in cui i bus turistici scorazzano per la città”, ha detto Raggi.

“Noi abbiamo a cuore il centro storico della nostra città e, se lo abbiamo a cuore, dobbiamo avere il coraggio di dire che i bus turistici al centro non devono stare, come avviene nelle altre Capitali”, ha aggiunto la sindaca, “I tavoli di discussione erano iniziati nel ’99 e probabilmente in 20 anni nessuno ha avuto interesse a sistemare questa situazione. Vi abbiamo dato 2 anni di tempo per adeguarvi. È finito il tempo in cui i bus turistici scorazzano per il centro e devastano la città” ha sottolineato.

“Dal primo gennaio tanti disoccupati, già cancellati il 10% dei tour”

“Dal 1 gennaio molti di noi saranno disoccupati. Abbiamo già avuto un 10% di cancellazione dei prossimi gruppi organizzati per il 2019”, ha dichiarato all’Adnkronos Cinzia Renzi, presidente Assoviaggi Confesercenti. “Il problema non investe solo Roma. Perché i grandi tour operatori stanno evitando la ‘programmazione Italia’. Abbiamo chiesto di parlare con Raggi perché è inutile parlare con gli assessori Meleo e Stefàno che finora non hanno ascoltato le nostre proposte per migliorare il piano bus”, ha aggiunto la Renzi.

E sotto al Senato la protesta dei tassisti contro gli Ncc

A creare altro caos alla circolazione c’è anche un altro fronte, quello che vede i tassisti contrapposti agli Ncc, noleggiatori con conducente, i pullmini accompagnano i turisti. I tassisti protestano dalle 9,30 in piazza Madama, per premere sui senatori affinché approvino senza alcun passo indietro il cosiddetto emendamento Ncc che renderà molto più contingentato e controllato il lavoro dei “concorrenti” dei pullmini neri. I tassisti promettono di sciogliere la manifestazione solo dopo l’approvazione del dispositivo e sono in stato di agitazione continua, con improvvise astensioni dal lavoro che creano pesanti disagi ai clienti. In tarda mattinata lunghe file di viaggiatori arrivati in treno a Termini hanno aspettato inutilmente una vettura pubblica.

Se passa la linea anti Ncc, l’approvazione del provvedimento entrerebbe anch’esso in vigore dal prossimo 1 gennaio e obbligherà i noleggiatori a tornare nella rimessa di appartenenza al termine del servizio. E la battaglia con i tassisti si è scatenata proprio su questo punto, perché la rimessa deve risultare nel Comune che ha rilasciato la licenza, che spesso è a centinaia di chilometri di distanza da Roma.

Un terreno scivoloso su cui le due categorie – taxi e Ncc – si sono più volte scontrate. Se i noleggiatori con conducente sperano in un passo indietro sulla riforma, i tassisti invece chiedono l’approvazione definitiva temendo e soffrendo della concorrenza delle auto nere. Un braccio di ferro che da giorni sta infuocando le piazze: “Se la paura ed il cedimento rispetto alla piazza dovesse avere il sopravvento, il governo si renderà responsabile dell’apertura dell’ennesimo fronte di forte contrasto sociale, avallando situazioni di decennale illegalità a cui l’emendamento poneva comunque un primo ed immediato rimedio” dichiarano in una nota congiunta Uri, Confartigianato e Unica Taxi Cgil.

Simona Casalini – Flaminia Savelli

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