Caos primarie, soliti veleni nel Pd: Digos al seggio a Catanzaro Lido

Caos primarie, soliti veleni nel Pd: Digos al seggio a Catanzaro Lido

Notizia tratta da: corrieredellacalabria

In Calabria le primarie del Pd interessano in realtà soprattutto i big locali del partito che si giocano la sopravvivenza politica e il posizionamento – con relativi rapporti di forza interni – in vista delle prossime Regionali. La città in cui é stato allestito il più alto numero di seggi è Reggio Calabria, con 15. A Catanzaro i seggi sono 5 ed a Cosenza 3.

Se dunque l’interesse dell’uomo della strada per le primarie è evidentemente molto basso, lo stesso non può dirsi per chi sui voti a questo o quel candidato proverà a costruire qualche scampolo di futuro politico. Anche per questo puntualmente, ogni qual volta si aprono le urne targate Pd, specie in Calabria si dà vita a un vortice di accuse di irregolarità e veleni incrociati. Con presunti brogli che vengono altrettanto puntualmente evocati da chi è in minoranza e smentiti da chi è in maggioranza.

CATANZARO LIDO I primi “focolai” si sono accesi ieri a Catanzaro Lido Alessia Bausone, già referente calabrese della mozione Boccia, denuncia che qualcuno nella marina del capoluogo vuole creare «un seggio amico degli amici degli amici» e denuncia di essere stata aggredita e insultata. Al centro della bagarre, a quanto pare, l’opportunità di far votare o meno chi si presenta al seggio senza tessera elettorale. A rispondere a Bausone il circolo Pd di Lido che parlano di «accuse abnormi» e annunciano querela. Il risultato è che stamattina nello stesso circolo si è presentata la Digos per verificare che le operazioni di voto procedessero in modo tranquillo.

CASSANO La mattina delle primarie del Pd per il seggio di Cassano allo Jonio ( collegio numero 2 Cosenza – Castrovillari) invece non è iniziata proprio. Il presidente di sezione Antonio Mungo, infatti, si è ritrovato senza scrutatori poiché quelli che dovevano assolvere al compito alla fine hanno deciso di non presentarsi. Il seggio è stato quindi chiuso: nel verbale di chiusura si legge come Mungo non riuscendo a trovare nell’immediatezza due sostituti altro non abbia potuto fare che rinunciare alla composizione del seggio.

SERRA SAN BRUNO Polemiche anche a Serra San Bruno, nel Vibonese, dove a denunciare di essere stato privato della possibilità di votare è Raffaele Andrea Pisani. Già candidato al consiglio comunale nella lista dem che ha conquistato la guida del Comune, Pisani ha successivamente aderito al movimento civico “Liberamente” che in consiglio comunale è all’opposizione dell’amministrazione locale. «Se fai parte di un movimento civico – ha scritto Pisani sul suo profilo facebook – non puoi votare alle Primarie del Pd. Questa è l’inclusione. Ciò succede a Serra San Bruno! Sono andato a votare in quanto mi sento parte del Pd ma siccome (con orgoglio) faccio parte di un movimento civico contrario a livello comunale rispetto all’attuale maggioranza, mi è stata impedita la partecipazione ad un momento che, così facendo, di democratico non ha niente!».

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