Nonostante anni di insulti, Caulonia si sveglia leghista. Con la complicità del consorzio di bonifica e di alcuni leader dell’Officina delle Idee

Nonostante anni di insulti, Caulonia si sveglia leghista. Con la complicità del consorzio di bonifica e di alcuni leader dell’Officina delle Idee

All’improvviso in molti hanno dimenticato anni ed anni di insulti razzisti verso i meridionali

ed hanno scelto di votare la Lega di Salvini, che solo ieri si chiamava Lega nord, anche a Caulonia, fino a renderla prima forza politica.

All’improvviso un gruppo politico locale come l’Officina delle Idee, un movimento che aveva fatto della propria trasversalità una grande forza, ha scelto di rinunciare alla difesa degli interessi di Caulonia e del sud per votare a favore del nord. Se non l’intera Officina delle Idee, gruppo pieno di militanti che amano e difendono la loro terra, quantomeno alcuni leader che non hanno trovato spazio all’interno di un Partito Democratico monopolizzato dall’amministrazione comunale, hanno voltato le spalle al sud e fatto una capillare campagna elettorale per la Lega.

Esattamente come alcuni dirigenti del consorzio di bonifica di Caulonia, che fiutando opportunisticamente il vento leghista, hanno portato acqua al mulino degli antimeridionali che ora fingono di essere amici del sud e che hanno trovato il modo di fare fessi doppiamente quelli che fino a ieri chiamavano dispregiativamente “terroni”.

Il voto popolare va rispettato (ma non dimentichiamo che anche Hitler è stato eletto democraticamente).

Quello che ci è impossibile rispettare, invece, sono le scelte antimeridionali di un’elite politica che merita tutto lo sdegno possibile.

Ci sarà tempo, a freddo, per le analisi politiche.

Quello che possiamo affermare a caldo è che Ciavula non si Lega, nè ora nè mai, e continuerà a contrastare fermamente il razzismo (che sia rivolto contro i meridionali o contro i migranti) e quelle forze politiche che grazie all’odio seminato e a politici opportunisti e senza scrupoli come taluni esemplari cauloniesi, alimentano una pericolosa deriva illiberale.

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