Boicotta la guerra! Boicotta la Turchia!

Boicotta la guerra! Boicotta la Turchia!

I dollari dei turisti e dei partner commerciali finanziano la guerra contro il popolo curdo.La Turchia è classificata al 15° posto nella graduatoria mondiale delle spese militari e gestisce il secondo più grande esercito NATO: l’Italia contribuisce a questa graduatoria come terzo fornitore di armi dopo USA e Spagna. Inoltre, grazie ai 6 miliardi di Euro stanziati per l’infame accordo UE-Turchia sui profughi,la UE non fa che finanziare il riarmo e le pretese egemoniche della Turchia in Medio Oriente.La Turchia, parte integrante della NATO, è tra i principali sostenitori dei taglia gole dell’ ISIS, con i quali traffica in petrolio e armi.Mentre immagini idilliache di sole, mare e spiagge delle regioni costiere occidentali del paese vendono l’idea di un paradiso del villeggiante, nelle regioni curde le entrate generate da turisti stranieri vengono investite in cecchini, missili di F 16 e gas lacrimogeni.

Per questi motivi

Vi invitiamo a boicottare la Turchia, paese militarizzato che non garantisce l’incolumità dei turisti, cheoccupa l’Anatolia curda per distruggerne identità, cultura, istituzioni, procurando migliaia di morti eprigionieri, tra cui il leader Ocalan sequestrato in totale isolamento nell’isola-carcere di Imrali da 17 anni.Vi invitiamo a boicottare la Turchia per i crimini di guerra commessi ai danni del popolo curdo e deglioppositori.Vi invitiamo a boicottare la Turchia per prendere posizione contro lo sfruttamento del lavoro minorile(secondo i dati TÜİK del 2012, infatti, ci sono circa 900 mila bambini lavoratori tra i 6 e i 17 anni) e controla negazione della libertà di associazione sindacale (la Turchia, pur aderendo alle convenzioni ILO, difatto non riconosce la libertà di associazione sindacale).

Vi invitiamo a boicottare la Turchia anche come meta turistica perché ogni soldo speso dai turisti stranieri fornisce al governo i mezzi per continuare la sua massiccia campagna di distruzione militare che devasta villaggi, siti architettonici storici, e, naturalmente, la vita delle persone che vi abitano.Vi invitiamo a boicottare la Turchia per contribuire a fermare la guerra e sostenere la nascita di un paese democratico, rispettoso dei diritti umani e delle minoranze.

Boicottiamo

Alitalia, Ariston, Assicurazioni Generali, Barilla Alimentare (Barilla Gida A.S.), Electrolux Dayanikli TuketimMallari San, Enel Spa, Eni Spa, Giolitti Roma, Gruppo Coin Oriental Buying Services Ltd, Indesit, IvecoSpa, Luxottica Gozluk tic.as, Pirelli SpA (Celikord – Turk Pirelli Lastikleri a.s.), Piaggio v.e. SpA (Ferco MotorLtd.), Sapori, Valtur SpA (Valtur Tatil Isl. A.s.), Mimarlik Ins, Bialetti Industries SpA (Cem Bialetti a.s.),Gilma(Iceberg), Burani Fashion Group, Valentino fashion Group, Tuo-dì (discount) che distribuisce iprodotti FATINA (frutta secca), Zara, Hugo Boss, Mayerline, Otto, Benetton, LC Waikiki, Julieta, De Facto,Dolce & Gabbana e Armani.

Le principali aziende turche che commercializzano prodotti in Italia nel settore agro-alimentare sono:

SAWA; GÜLSEN; TALAT ELMAS; AGROBAYS; PEYBA; KEREVITAS. Etnatost di Biancavilla commercializzafichi secchi, LIFE in Turchia produce albicocche secche che vengono confezionate da Live Italia,Sommariva Perno (CN), USTA Brand di provenienza turca. La famiglia Averna ha venduto al gruppoSANSET della famiglia turca TOKSOZ lo storico marchio di cioccolatini PERNIGOTTI, IBEKO (elettro-domestici); KARSAN (autoveicoli); ANADOLU, KALE (ceramiche); ZORLU (energia). Inoltre KOC, YILDIZ eDOGUS sono corporation di livello internazionale che operano in diversi settori e che controllano anche aziende italiane.

Non comprate prodotti con il codice a barre 869…

CATEGORIES
TAGS
Share This