Ritrovato senza vita un cane con la testa dentro un sacchetto

Ritrovato senza vita un cane con la testa dentro un sacchetto

notizia e foto tratta da: settimionews

Lamezia Terme, il corpo di un cane lasciato a decomporsi nel centro abitato, nonostante il rischio per le persone. Violenza, inciviltà, degrado e disumanità, ecco come possono essere definiti alcuni accadimenti sul territorio di Lamezia. Ritrovato, senza vita, all’interno di un terreno privato, un povero cane di razza Pitbull, con la testa infilata in un sacchetto di plastica, (Perche?) La proprietaria del terreno ha prontamente chiamato l’ ASP, che è intervenuta con uno dei veterinari dell’ area C. Lo stesso ha potuto constatare la morte dell’animale, specificando che il corpo era già in stato di decomposizione. È stato chiesto come ci si deve comportare in questi casi e il medico ha specificato che non era di sua competenza spostare il corpo. Chiamati dalla proprietaria del terreno, preoccupata per la situazione, sono intervenuti i volontari dell’associazione “Maidasoli”, i quali hanno richiamato l’Asp di Catanzaro e si sono sentiti dire che il veterinario aveva ottemperato a quanto previsto per legge, quindi, aveva inviato una PEC al comune e alla Multiservizi, per ottemperare a previsto per legge. Ma visto che ciò ancora non è avvenuto, ci riferiscono che gli è stato consigliato di metterlo sotto terra in una buca. Incredibile! A queste parole gli stessi volontari hanno ovviamente risposto che era impossibile, anche perché sotterrare il corpo è proibito per legge. Dall’ Asp è stato detto, inoltre, che il cane non poteva essere sottoposto ad autopsia, quindi spostato al centro zooprofilattico per accertare le cause della morte, perché era ormai da troppo tempo in stato di decomposizione, bisognava quindi attendere ancora. Attendere cosa? Sono passate già 24 ore e l’intervento del comune e della Multiservizi non si è visto. Le foto sono eloquenti, ma vi abbiamo risparmiato quelle piu indignitose per il povero animale. Il cane è stato ritrovato con una sacchetto di plastica sulla testa, non si conosce la causa della morte, potrebbe anche essere stato avvelenato e tra qualche ora la decomposizione del corpo sarà ancora peggiore e tutti i liquidi si riverseranno sul terreno. Sotterrare il corpo, oltre che vietato, sarebbe ancora peggio perché l’inquinamento si espanderebbe di più. Inoltre, se il cane è stato avvelenato nei dintorni potrebbero esserci ancora dei residui dei veleni, nocivi non solo per altri animali, ma anche per le persone. Il ritrovamento del povero animale è stato effettuato nell’area del quartiere Cappizzaglie, zona abitata. Se l’Asp non può, il comune e la multiservizi sono silenti. Chi deve intervenire? Se non si vuole avere pietà per la dignità di un animale che, comunque deve essere stato tenuto male, per ritrovarsi in quel luogo con un sacchetto di plastica in testa, bisognerebbe aver cura dei problemi di igiene pubblica che la decomposizione può causare, pertanto, chi deve intervenire? Una nota va fatta per i volontari che si occupano di animali sul territorio, sono quelle persone che non percepiscono un solo centesimo per aiutare gli animali ed i cittadini. Se ci fossero soldi avremmo già visto schiere di pseudovolontari occuparsi di animali perché finanziati da questo da o da quell’ente. Invece, chi sul territorio lametino e dintorni, si occupa degli animali non percepisce alcun contributo, spesso ci rimette in salute e con i propri soldi, ma se non ci fossero loro ad intervenire chi se ne occuperebbe? Nel momento in cui vengono coinvolte le istituzioni ci si ritrova di fronte ad emergenze anche igienico sanitarie. Forse, i cittadini dovrebbero valutare con attenzione questa situazione, soprattutto adesso che si è in campagna elettorale.

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