Il sindaco di Riace parla di “anni e anni di reati” commessi. E scrive anche: “Meglio la legge del taglione che passare per c……e” in riferimento a un giornalista sgradito
Sta tutta nei commenti sui social del suo sindaco la cultura del diritto della nuova ma vecchia giunta riacese.
Dopo il tentativo di mettere alla gogna Lucio Musolino, giornalista de “Il Fatto Quotidiano” colpevole di avere messo in evidenza che il nuovo sindaco è così devoto ai santi patroni di Riace da sbagliarne anche il nome sul cartello col quale ha sostituito la scritta “Riace paese dell’accoglienza”, sul profilo facebook di Antonio Trifoli si è acceso il dibattito.
La collega Simona Musco ha provato a spiegare che dissentire da quanto scritto da un giornalista è ben diverso dall’insultarlo mettendo in discussione la sua capacità professionale e nel botta e risposta che ne è seguito (in seguito rimosso dal profilo del sindaco) si possono leggere alcune perle di saggezza del primo cittadino riacese, come questa:
E così scopriamo che i cittadini di Riace sono stati abbandonati in cambio di tanti soldi. Sarebbe interessante che venisse dettagliato a quali soldi si fa riferimento, perchè utilizzare sempre l’arma del detto e non detto è tipico dei deboli e di quelli senza argomenti. Tra l’altro i cittadini di Riace sono stati così abbandonati durante la gestione Lucano da averlo rieletto per tre volte consecutive.
Ovviamente nel prosieguo della discussione facebook non sono mancati i sostenitori del sindaco Trifoli che consigliavano a Simona Musco di prendere degli psicofarmaci, in puro stile salviniano sembra di sentirli belare MAAALOOOX.
Poi arriviamo a questo:
Trifoli parla di “anni e anni di reati”. Commessi da chi? Sembra saperlo solo lui, che forse a questo punto dovrebbe andare a fare una chiacchierata coi magistrati. Perchè se parla della vicenda giudiziaria in corso di reati non ne è ancora stato acclarato nemmeno uno. Ma anche qui emerge il giustizialismo leghista che, ovviamente, vale sempre verso gli avversari e mai verso la propria parte politica.
E per finire la perla di sagezza definitiva:
Bè, la legge del taglione per fortuna in Italia non è una legge (anche se è il sogno leghista), per il resto ognuno fa da sé…