Il comune di Riace sfratta l’ambulatorio gratuito per migranti e residenti

Il comune di Riace sfratta l’ambulatorio gratuito per migranti e residenti

“Servono i locali per ospitare il commissario liquidatore”.
Questa la motivazione ufficiale che gli attuali Amministratori di Riace hanno usato per giustificare la decisione di non rinnovare il protocollo d’intesa siglato nella primavera del 2017, tra lo stesso comune di Riace, lo Studio Radiologico di Siderno e l’associazione umanitaria JIMUEL o.n.l.u.s. col quale veniva aperto un Ambulatorio Medico polispecialistco gratuito per tutte le Persone indigenti.
Ufficialmente propongono uno spostamento di sede. Nei fatti, la sede che hanno previsto di assegnarci, manca delle regolari autorizzazioni per un Ambulatorio Medico. Il paradosso è che la stessa sede, senza le necessarie autorizzazioni, è attualmente utilizzata come sede della Guardia Medica.
‘Se è buona per la guardia Medica, perché non è buona per voi?’
A questa, apparentemente semplice domanda, rispondiamo con due sicuri ad altrettanto semplici argomenti.
Il primo è che per ottenere le regolari autorizzazioni per la sede attualmente occupata, siamo stati costretti a sudare le fatidiche sette camicie tra gli uffici addetti, dove i timbri e le carte non finivano mai.

Il secondo argomento è che, se per ogni attività serve la regolarità degli atti, per la nostra serve un supplemento di attenzione. Non per nulla, all’indomani della inaugurazione, avvenuta con una bella festa il 7 Luglio del 2017, ricevemmo una convocazione in Caserma da parte del Comando della Stazione dei Carabinieri di Riace. Non è usuale, a mia conoscenza, che i Carabinieri si interessino della apertura di un Ambulatorio Medico. Ma tant’è. Rispettosi delle Autorità, ci recammo in Caserma con tutte le carte in nostro possesso e fummo, con molta gentilezza, ascoltati.

Queste motivazioni stanno alla base della nostra pignoleria nel voler fare tutto nel più assoluto rispetto della legge.
L’Ambulatorio, come si accennava sopra, dopo la sua inaugurazione, ha iniziato l’attività diventando immediatamente, punto di riferimento per molte Donne, Bambini e Persone con patologie Cardiache e molto altro.

Oltre alla normale attività di Medicina di base garantita da un Medico di base, appunto. L’Ambulatorio è arredato in maniera semplice ma provvisto di tutto ciò che può servire al Medico nell’esercizio della propria attività. ECGrafia, piccola chirurgia, sistema di sterilizzazione, attrezzatura per l’emergenza cardio-respiratoria ed inoltre un Ecografo multidisciplinare, provvisto di un importante corredo di sonde ecografiche, omaggio della GE.

Nel corso degli oltre due anni dalla sua inaugurazione, sono state effettuate decine di prestazioni occasionali e tantissime prestazioni di assistenza nel tempo ( le Donne in gravidanza e Pazienti cardiopatici p.es.). Con la collaborazione di decine di altri Professionisti, si è stati in grado di effettuare consulenze specialistiche in campi come la Endocrinologia, la Gastroenterologia, la Dermatologia e, sempre con la fattiva collaborazione dello Studio Radiologico di Siderno, tutta la diagnostica per immagini. In qualche caso sono stati eseguiti costosi esami di genetica, oltre a numerosi esami di routine ematochimica. Alcuni progetti particolari sono stati portati avanti, dai Professionisti impegnati, nella più assoluta discrezione, in direzione della assistenza Medica a figure particolarmente fragili della Popolazione.

All’Ambulatorio JIMUEL di Riace hanno guardato in questi anni moltissimi rifugiati di Riace certamente, ma anche di Camini, Stignano, Monasterace ed oltre.
Ma, come era stato precisato all’atto della sua apertura, l’Ambulatorio è aperto per chi aveva ed ha bisogno. A prescindere dalla nazionalità, credo religioso, colore della pelle. Numerosi sono i Cittadini Riacesi che hanno usufruito della competenza dei Medici, volontari di JIMUEL.
Non bisogna dimenticare, e noi non lo abbiamo dimenticato, che la crisi economica ha fatto aumentare paurosamente le fasce di povertà assoluta nella popolazione italiana. Stando ad una elaborazione del Politecnico di Milano, circa il 15% dei nostri connazionali, semplicemente, non si cura più. Per i costi che hanno le prestazioni sanitarie. Da qualunque punto la si guardi curarsi costa. Il nostro obiettivo non poteva certo essere quello di superare questa gravissima ed incostituzionale condizione per milioni di Cittadini Italiani. Molto più umilmente, intendevamo ed

intendiamo spendere le nostre piccole energie per venire incontro ai più vicini. Affidandoci alla immensa sensibilità di un nutrito gruppo di Medici che hanno fatto della loro Professione la loro Missione.
Tutto ciò non può finire. Non deve finire. E, per quel che ci riguarda, non finirà.

Ogni giorno incontriamo difficoltà e problemi da risolvere nei nostri Ambulatori, in Kenia, nelle Filippine, in Congo ed oggi anche in Indonesia. Non sarà certo questo incredibile ostacolo ad impedirci di andare avanti.
Con l’aiuto di Mimmo Lucano e della Cooperativa “Citta Futura” sono stati reperiti dei locali che saranno resi idonei e trasferiremo li il nostro Ambulatorio, decisi a resistere fino in fondo.

Nel tempo che ci separa dalla realizzazione dei lavori e dall’ottenere le necessarie autorizzazioni, i Medici impegnati nel programma metteranno a disposizione dei Pazienti, il proprio Ambulatorio privato.

Jimuel o.n.l.u.s.

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