Anche Potere al Popolo difende l’ospedale di Locri

Anche Potere al Popolo difende l’ospedale di Locri

Potere al Popolo! Locride insieme a Potere al Popolo! Reggio Calabria si fa promotore di una campagna informativa a favore di una sanità pubblica, gratuita e garantita, con l’obiettivo di sensibilizzare la popolazione sulla necessità di difendere e migliorare le prestazioni socio-sanitarie. Al riguardo, il primo dei quattro appuntamenti settimanali è previsto per il giorno 6 novembre, alle ore 8:30, davanti al presidio ospedaliero di Locri, da troppo tempo emblema di quel continuo depotenziamento della sanità pubblica calabrese che di fatto impedisce di rendere effettivo il diritto fondamentale alla salute riconosciuto a tutti i cittadini dall’art. 32 della nostra Costituzione. In proposito, si segnala la recente chiusura del reparto di Ortopedia (solo l’ultima di una lunga serie che ha visto coinvolti i reparti di Otorino, Oculistica, Medicina-Chirurgia d’urgenza e Geriatria), mentre sembrerebbe a rischio anche il servizio di mammografia, la cui dismissione causerebbe un danno immane alle donne della Locride, posto che verrebbe a mancare un presidio di prevenzione fondamentale in un territorio in cui si è registrato, negli ultimi tempi, un aumento dei tumori al seno. Al sostanziale smantellamento dell’ospedale contribuiscono poi la riduzione considerevole dei posti letto (da 30 a 10 in Chirurgia, da 40 a 18 in Medicina) e la carenza del personale medico principalmente nel Pronto Soccorso, laddove a fronte dei 21 medici (più un primario) previsti come organico minimo per garantire i Livelli Essenziali di Assistenza attualmente prestano servizio solo 9 e in condizioni tali da dover spesso raddoppiare i turni. 

Tutto ciò va ricondotto all’inerzia dei commissari dell’Asp di Reggio Calabria, i quali, se da un lato ne hanno chiesto lo stato di dissesto dopo aver accertato un debito che si aggira attorno ai 600 milioni di euro, nonché la mancanza di bilanci sin dal 2013, dall’altro nulla hanno fatto per migliorare la qualità delle prestazioni sanitarie necessarie ai cittadini, limitandosi tutt’al più a soluzioni di “rattoppo” che spesso finiscono per mettere in concorrenza le stesse strutture sanitarie della zona, col rischio di generare conflitti territoriali e vere e proprie guerre tra poveri. Si pensi al caso del laboratorio diagnostico pubblico del distretto n. 1 di via Willermin a Reggio, chiuso per mancanza di un dirigente biologo che i commissari hanno pensato bene di trasferire a Locri, lasciando sguarnito il laboratorio della città e appesantendo la gestione già oberata di attività del laboratorio dell’Ospedale Riuniti. In questa situazione i cittadini che hanno bisogno di assistenza sanitaria sono sballottati continuamente da una struttura all’altra, in file estenuanti con centinaia di persone in attesa. 

Potere al Popolo! Locride sostiene pertanto l’indispensabilità di un piano di reclutamento di personale medico e paramedico che sia in grado di coprire le gravi carenze della pianta organica: si stima che in Calabria manchino almeno mille medici e quattromila paramedici, senza tralasciare le centinaia di precari che hanno garantito servizi vitali in questi ultimi anni e che ora rischiano di perdere il posto di lavoro, mentre chi ha fatto un concorso pubblico ed è in graduatoria aspetta uno scorrimento che tarda a venire. Per questo è necessario mobilitarsi e coinvolgere il più possibile, oltre a mettere in campo proposte per una concreta alternativa (dal potenziamento del personale agli investimenti in pianificazione e progettazione di edilizia sanitaria, dalla partecipazione e dal controllo popolare sui bilanci e sui servizi allo sviluppo delle Reti Territoriali Assistenziali e della Rete Territoriale delle Demenze).

Oltre a queste iniziative di informazione e sensibilizzazione, è in programma un’assemblea pubblica, “Quale buona sanità in Calabria?”, che si terrà il 13 dicembre a Reggio Calabria.

Ufficio Stampa Potere al Popolo! Locride

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