Calabria, dove la Politica non c’è e si votano gli “amici”.

Calabria, dove la Politica non c’è e si votano gli “amici”.

Sono stati mesi di intensa campagna elettorale quelli che hanno preceduto l’elezione di Jole Santelli alla carica di Governatore della Regione Calabria.
Una battaglia ricca di proposte concrete per il rilancio della regione, una campagna elettorale capace di coinvolgere gran parte della popolazione.
Ok, basta scherzare.

In Calabria non si è votato, in Calabria non si vota.

Molti sono stati i commenti da parte degli esperti sul dato riguardante l’astensione, un dato che non dovrebbe sorprenderci affatto, anzi, dovremmo meravigliarci per un’affluenza così alta in una regione in cui non ci sono state elezioni, dove non si è votato, dove non si vota, in un territorio in cui la Politica non esiste.

In Calabria ormai sono rimasti i politicanti di professione, che “lavorano” chiusi negli uffici, probabilmente senza vocazione; mentre la Politica, quella con la “P” grande come il Partenone, quella che in questa terra ci è nata, è emigrata, anche lei, la politica delle agorà, dei grandi filosofi, di persone capaci di osservare il mondo con lungimiranza oltre i bisogni primordiali dell’essere umano, anche lei ha fatto le valigie.

I temi sono stati quelli che si ripetono da ormai 20 anni per ogni elezione: “I giovani devono restare”, “la SS 106”, “la sanità”, “il porto di gioia tauro”, “il turismo”; ripetuti sempre dagli stessi individui incapaci persino di un rinnovamento negli slogan.

In Calabria non c’è stata campagna elettorale perché qui i voti non si conquistano, qui si “raccolgono”.
In Calabria non si vota per un ideale, per un progetto, per essere rappresentati, in questa terra non si vota e se vai a votare è perché “NON PUOI FARE A MENO, si candida un amico”, altrimenti in Calabria non si vota, ed è per questo che dovremmo essere sorpresi dall’affluenza e non dall’astensione, hanno davvero tanti amici questi candidati.

La Politica non esiste in Calabria

In Calabria non esiste quella politica che con la forze delle idee, dei progetti, della parola, dell’impegno e della preparazione è capace, in una fredda domenica di gennaio, di scaldare i cuori di oltre 22 mila persone facendole alzare, recarsi alle urne e scrivere un nome e un cognome con la consapevolezza di fare la cosa giusta.


Non esiste in Calabria questa politica che gira per le piazze, i teatri, le sale, a parlare di green new deal e transizione ecologica, di accoglienza e integrazione, di mobilità sostenibile, di autosufficienza energetica, di economia circolare, di zero rifiuti ed emissioni, di “educazione alle differenze, nelle scuole, prima che diventino diseguaglianze” e capace di costruire un fronte unitario.

In Calabria questa Politica non c’è stata e probabilmente per questo le sardine hanno scelto di non sostenere nessuna forza politica, anche se, forse, hanno contribuito a spingere qualcuno ad andare a votare contro la destra.

Intanto la Calabria continuerà a navigare senza meta, nel nulla, e la gente continuerà a votare solo “perché non può fare a meno”.

Quindi stupiamoci, sorprendiamoci, meravigliamoci, perché c’è stato qualcuno che è andato a votare anche senza politica, anche senza campagna elettorale, anche senza elezioni.

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