Caulonia, lettera aperta di un uomo in attesa di sepoltura

Caulonia, lettera aperta di un uomo in attesa di sepoltura

di Rocco Femia – AttiviAmo Caulonia

Caro sindaco, cari assessori,
mi chiamo Salvatore Fragapane e sono morto a Focà di Caulonia il 28 febbraio 2019.
Quasi un anno addietro.
In vita ho avuto un amministratore di sostegno che, nell’ultimo periodo si è preso cura di me.
Dopo la mia morte, l’amministratore è decaduto dall’incarico ed io sono nuovamente rimasto solo.
“Mors Omnia Solvit”.
La locuzione latina, rende chiaro il concetto: l’amministratore, dinnanzi al mio decesso ha visto “incenerirsi” il decreto del giudice, proprio come dovrebbe succedere al mio povero corpo mortale.
Non vi chiedo di costruirmi un mausoleo ma soltanto di fare sotterrare la mia bara.
Lo so, capisco, sarei potuto morire dopo, o anche prima, senza arrecarvi alcun fastidio, senza provocarvi alcun pensiero, ma credetemi, non è dipeso da me!
Vi supplico, sospendete per qualche ora la campagna elettorale in corso, rinviate a dopo le polemiche sull’avvicendamento degli assessori.
Forse, se invece di rispondere polemicamente al professore Ammendolia aveste dedicato quel tempo a risolvere la mia questione, a quest’ora avrei avuto la pace che aspetto da tempo.
E, invece, sono ancora qui ad aspettare che vi prendiate cura delle mie povere spoglie mortali!

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