Le balle di Trifoli. Jasmine Cristallo: “Trifoli non mi ha chiamata per porgermi le scuse”.

Le balle di Trifoli. Jasmine Cristallo: “Trifoli non mi ha chiamata per porgermi le scuse”.

Ogni volta che il sindaco di Riace, Antonio Trifoli, tenta di venire fuori da una polemica finisce per impantanarsi ancora di più. Proprio non ce la fa, è più forte di lui, la tendenza alle gaffes fa parte del personaggio.

Dopo il gravissimo episodio di ieri sera, quando Trifoli pur di attaccare le sardine che hanno tenuto un partecipatissimo flash mob a Riace ha pubblicato l’indirizzo di residenza e il numero di cellulare di Jasmine Cristallo su facebook, oggi il sindaco ha cancellato il post e i commenti incriminati ma solo in seguito al clamore mediatico suscitato dagli articoli di Ciavula.

Nel tentativo di porre fine alla polemica causata dal suo comportamento irresponsabile qualche ora fa Trifoli ha pubblicato un altro post su facebook in cui ha dichiarato che la pubblicazione dei dati personali della portavoce delle sardine sarebbe stata una “svista!” Ha scritto anche che il post sarebbe stato “repentinamente rimosso” ed ha poi affermato di avere “immediatamente porto le mie più sentite scuse alla signora Cristallo”.

Verrebbe da dire che ci sono tre balle nello stesso post.

Andiamo per ordine e partiamo dall’inizio. Si è trattato di una svista, come il sindaco cerca di fare credere? Sembra proprio di no, a leggere i commenti dello stesso sindaco che abbiamo pubblicato a questo link:

Come si può leggere Trifoli è consapevole di avere pubblicato dei dati personali perchè gli viene fatto notare ma lui replica dicendo che si tratta di una sorta di vendetta, perchè Jasmine Cristallo ha esercitato il suo legittimo diritto di critica politica, che è proprio di tutti i cittadini verso i politici e gli amministratori. Diritto di critica che evidentemente non piace dalle parti della Lega e di coloro che orbitano intorno al partito di Salvini.

Due: i commenti non sono stati repentinamente rimossi. Trifoli li ha infatti cancellati solo di fronte al caos mediatico prodotto dai nostri articoli.

Terzo: non è vero che ha immediatamente porto le scuse a Jasmine Cristallo. L’abbiamo infatti raggiunta telefonicamente pochi minuti fa per chiederle di questa telefonata del sindaco di Riace e siamo rimasti sorpresi dalla sua risposta:

“Il sindaco di Riace non mi ha chiamato per chiedere scusa. E’ stato il mio avvocato a contattarlo per confermargli che procederemo a querelarlo e in quella occasione mi ha chiesto scusa probabilmente per evitare di finire in tribunale – ci ha detto Jasmine – ma io gli ho detto che deve vergognarsi per quello che ha fatto. Io sono solo una cittadina impegnata in politica, lui è un amministratore e rappresenta le istituzioni”

Insomma, la pezza che Trifoli tenta di mettere a questa storiaccia rischia di essere pessima quanto il buco. Un buco bello grosso perchè ha messo in pericolo l’incolumità di una donna politicamente esposta e della sua famiglia, già oggetto di insulti e minacce da parte di certi sostenitori di Matteo Salvini.

A Jasmine e alla sua famiglia va tutta la nostra vicinanza, solidarietà e affetto ma il danno è stato fatto.

Trifoli, a fronte di quanto accaduto, verrà querelato nonostante le scuse tardive. E Jasmine ha già deciso cosa fare dei soldi che pensa che verranno sborsati dal sindaco di Riace: “Li donerò in toto alla Fondazione E’ stato il vento, per fare ripartire i progetti di accoglienza di Riace”.

Elegante e militate fino in fondo Jasmine, nonostante l’amarezza e la rabbia di questo ennesimo brutto episodio di una storia che ha un nome chiaro: leghismo.

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