Ilario Ammendolia: “È triste vedere un paese che muore”

Ilario Ammendolia: “È triste vedere un paese che muore”

Di Ilario Ammendolia

Stamattina sono salito a Caulonia centro e mi sono accorto che” Marino”, un piccolo negozio di generi alimentari , ha chiuso i battenti dopo circa 70 anni di onorata attività. ” Marino” è stata a una delle ultime ” putjjhe” in cui non si vendevano solo generi alimentari ma erano luoghi di incontro dentro cui si snodava il lungo filo del discorso della vita che si apriva ogni giorno senza chiudersi mai.
Bocche parlanti in un Paese in cui si nasceva e si moriva insieme.
Ricordo quando “Marino” è stato aperto: avevamo la guerra alle spalle e tante ma tante speranze dinanzi a noi.
E per anni quel piccolo negozio è stato uno degli indicatori dello stato di salute e degli umori del paese, tappa obbligata per chiunque si trovasse a passare davanti. Fuori dal negozio sostava un eterno capannello di gente dove l’orefice si mescolava col magistrato, con il fabbro, il camionista, il disoccupato.
Quando qualcuno moriva veniva sostituto dai “nuovi arrivati” nel momento in cui si affacciavano alla vita.
La sera ” Marino” era una delle mille luci che si accendevano in un paese vivo. Oggi anche quella luce s”è spenta e cala il sipario su un modello di comunità oltre cui c’è il nulla e dove il “Noi” viene masticato ed inghiottito da un malaticcio” Io” che brancola tra solitudine e disperata angoscia.
È triste vedere un paese che muore.

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