Caulonia deve prepararsi alla fase 2. L’ opinione di Domenico Albanese

Caulonia deve prepararsi alla fase 2. L’ opinione di Domenico Albanese

di Domenico Albanese

Solo pochi giorni fa, da profano della politica, avevo manifestato una personale opinione affermando l’inutilità di una crisi di maggioranza – che avrebbe potuto condurre alla caduta dell’Amministrazione – scaturita da quello che era stato presentato come un problema di mancanza di lealtà e coerenza politica di parte di alcuni assessori, rei di non aver onorato un patto preelettorale che prevedeva l’avvicendamento con altrettanti consiglieri comunali.

Avevo sommessamente invitato tutti, dissidenti inclusi, alle proprie responsabilità verso il paese, tenendo conto dello stato di emergenza in atto e dell’imminente approvazione del bilancio di previsione.

Superata (o, più realisticamente, accantonata) la crisi ed approvato il bilancio, sia pure con l’astensione dei due consiglieri recalcitranti, ci avviamo a vivere un nuovo periodo, forse ancora più difficile.

Il 18 maggio inizierà, a livello nazionale, quella che è stata definita come la fase 2 avente ad oggetto la riapertura delle attività commerciali che sono rimaste chiuse nella fase 1.

Sarà, la scadenza del 18 maggio, quella in cui occorrerà fare più attenzione e prestare un altissimo senso civico. Una fase che consentirà di riprendere, sia pure parzialmente, una vita normale, nella quale occorrerà imparare a convivere (chissà per quanto tempo ancora) con il coronavirus.

Un ruolo fondamentale, in tal senso, avrà l’Amministrazione comunale, la quale dovrà dimostrare senso di responsabilità e vicinanza alla comunità.

In quest’ottica, gli amministratori dovranno muoversi subito e bene, individuando i settori a forte rischio, ed agendo con rapidità, onde affrontare al meglio le sicure problematiche che si presenteranno nell’immediato futuro.

Questo dovrà essere il momento dell’impegno, della programmazione e soprattutto della tempestività.

Ad esempio, quella che si preannuncia, sarà un’estate molto difficile, durante la quale il distanziamento sociale, le misure anticontagio, l’accesso regolamentato e scaglionato dei negozi, l’uso di mascherine e guanti, ecc., la faranno da padrone; poiché il paese non potrà restare bloccato come nell’attuale fase, pena il tracollo definitivo della sua economia, sarà importante – se si vuole evitare un’estate fatta di spiagge, lungomare e piazze desolatamente vuote – dimostrare di essere vicini a tutti quei commercianti, che forniscono un apprezzabile servizio ai cauloniesi e ai turisti, allietando il periodo estivo e nel contempo facendo girare l’economia.

Andrebbe valutata, quindi, l’opportunità di interloquire con gli esercenti (soprattutto i titolari degli stabilimenti balneare), per conoscere i loro programmi e le difficoltà che potrebbero incontrare nell’eventuale riapertura stagionale del proprio esercizio, onde garantire agli stessi il massimo supporto per ovviare, concretamente, alle difficoltà che si manifesteranno.

Un altro esempio di programmazione urgente e necessaria riguarda il cruciale settore dell’istruzione.

Si consideri che con ogni probabilità, a settembre, alla riapertura delle scuole, alcuni (o tutti) i plessi di Caulonia dovrebbero essere indisponibili a causa dei lavori di ristrutturazione (l’inizio dei lavori dovrebbe essere imminente), ragione per cui – se l’Amministrazione non ha già provveduto – esploderà il problema serio del reperimento di altre strutture da destinare all’attività scolastica, problema aggravato dal fatto che bisognerà sicuramente far osservare ad alunni, insegnanti e personale amministrativo, le norme sul cosiddetto distanziamento.

Questi rappresentano solo alcuni esempi dei problemi giganteschi che gli Amministratori dovranno affrontare, la risoluzione dei quali richiede un’azione governativa coesa, rapida e concreta.

In definitiva, progettualità, tempestività e sostegnoalla comunità, dovranno essere le linee guida cui improntare l’azione politico-amministrativa comunale per uscire da questa crisi nel modo migliore possibile.

Se gli Amministratori sapranno fare questo, allora avranno dimostrato ai propri cittadini che, quando la situazione lo richiede, sono in grado di mettere da parte contrasti personali e di schieramenti e a prescindere dai ruoli e dagli incarichi, nell’interesse supremo del paese.

Un’ultima, doverosa, considerazione.

Come ho già detto, la spaventosa crisi economica che dovremo affrontare richiede l’apporto di tutti, anche della minoranza consigliare che dovrà essere maggiormente coinvolta nelle scelte che si andranno a fare.

Insomma, non è questo il momento dei personalismi e coinvolgere i rappresentanti di una fetta consistente dell’elettorato, nel rispetto del ruolo di ognuno, è un atto di responsabilità verso i cittadini.

Fate presto, perché settembre è dietro l’angolo e l’estate è già arrivata.

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