Insulti e minacce a Fiano. La feccia fascista va rispedita nelle fogne

Insulti e minacce a Fiano. La feccia fascista va rispedita nelle fogne

Dalla pagina facebook del Partito Democratico

“Ebreo pidiota di m*a morirai impiccato”, “Cominci ad avere paura? Fai bene, sarete tutti impiccati”, “Dai, aspetto la denuncia cogl*e”, “Chi è il porco che ti ha messo al mondo?”.

Questi sono solo alcuni dei commenti rivolti a Emanuele Fiano negli scorsi giorni.
I restanti li omettiamo per decenza, perché ci ripugna anche solo trascriverli.

La scintilla che ha scatenato il peggio?
Un ringraziamento pubblico fatto da Fiano ad alcuni ragazzi di Milano, che avevano realizzato un murale nel quartiere dell’Ortica con alcuni volti dell’antifascismo, tra cui Nedo, il padre di Emanuele.

Un ringraziamento pubblico, sui social, è costato a Fiano tutto questo: vedersi piovere addosso quelle parole. Che trasudano un odio che davvero si fa fatica a comprendere.

Perché quella cattiveria, per chi la riceve, è un peso enorme.
Leggere quei commenti e sentirsi sulle spalle così tanta gratuita malvagità, di persone che neanche conosci e che non avrebbero il benché minimo motivo per odiarti.
Peggio: che vorrebbero impiccarti.
Che ti chiamano porco e sogghignando ti dicono “cominci ad avere paura?”. E tu non sai neanche il motivo. Ma ogni grammo di quel veleno lo senti e, alla lunga, ti ferisce.
E tutto questo fa male. Fa male perché, ogni giorno, quest’odio è rivolto a tante, tantissime persone. Tante donne e tanti uomini. Questa cattiveria si abbatte su tutti.
Allora a Emanuele Fiano mandiamo un grande abbraccio, ed esprimiamo tutta la nostra solidarietà.
A lui e alle tante persone che ogni giorno cadono vittime di questo veleno.
E facciamo a tutti loro una promessa: non ci tireremo mai indietro in questa lotta. Non accetteremo mai che l’oscenità dell’odio diventi qualcosa che non potremmo mai accettare: che diventi normalità.

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