Fratoianni: “Non si può identificare l’Arma coi criminali di Piacenza. Ma serve una riflessione”

Fratoianni: “Non si può identificare l’Arma coi criminali di Piacenza. Ma serve una riflessione”

Nel silenzio di troppi, quello che accaduto è drammatico per le Istituzioni. L’Arma non può essere identificata con questo gruppo criminali, tuttavia è urgente e necessario aprire riflessione alla luce del sole.
Nicola Fratoianni

Ciò che è accaduto, nel silenzio di troppi, nella caserma dei #Carabinieri di Piacenza è qualcosa di drammatico per le nostre Istituzioni.

Se è chiaro che l’insieme dell’Arma dei Carabinieri non può essere identificata con questo gruppo di criminali sarebbe sbagliato derubricare tutto questo ad un problema legato a poche mele marce da colpire. Sono troppi ormai gli episodi di devianza che, oltre a gettare ombre sulla tenuta democratica delle nostre forze dell’ordine, disonorano la stragrande maggioranza di chi indossa la divisa come servizio ai cittadini e allo Stato.

È necessario ora aprire una riflessione alla luce del sole per evitare che casi di questo genere accadano nel futuro.
E servono forse fra le nostre forze dell’ordine un maggior rispetto dell’ordinamento costituzionale ed anticorpi in grado di prevenire episodi di tale bassezza e gravità.

Nicola Fratoianni

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