Per i salvataggi in mare è come se al governo ci fosse ancora Salvini

Per i salvataggi in mare è come se al governo ci fosse ancora Salvini

Dopo un’ispezione di 11 ore da parte della Guardia Costiera italiana, ieri #OceanViking è stata sottoposta a fermo amministrativo a Porto Empedocle.

SOS MEDITERRANEE condanna questa palese manovra di molestia amministrativa volta a ostacolare il lavoro di salvataggio delle navi delle ONG.

Il motivo principale della detenzione è stato comunicato dalla Guardia Costiera italiana come segue: “la nave ha trasportato più persone del numero certificato”.

Le persone che soccorriamo sono, secondo la legge marittima, da considerarsi come superstiti, e non sono mai da considerarsi passeggeri.

Infatti, quando si salvano persone in mare – come è dovere di ogni capitano di nave – la #OceanViking trasporta più persone di quante siano indicate nei documenti della nave. Ciò deriva dalla natura stessa delle situazioni di emergenza.

I regolamenti marittimi internazionali che specificano gli standard minimi per la costruzione, l’equipaggiamento e il funzionamento delle navi stabiliscono che le persone naufragate non devono essere prese in considerazione quando si verifica l’applicazione di una delle disposizioni della Convenzione.

“L’armatore norvegese #OceanViking, insieme al noleggiatore SOS MEDITERRANEE, ha sempre rispettato e garantito il massimo livello di sicurezza per l’equipaggio e i superstiti a bordo della nave”, dice Frédéric Penard, direttore operativo di SOS MEDITERRANEE.

“Quello che ci è chiaro ora – prosegue Penard – è che, negli ultimi 3 mesi, la stessa argomentazione sulla sicurezza è stata sistematicamente utilizzata dalle autorità italiane per trattenere 4 navi di Ong che conducono operazioni di soccorso nel Mediterraneo. Ma fermare l’ambulanza non impedirà alla ferita di sanguinare”.

SOS MEDITERRANEE Italia

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