Roccella e Riace, le due facce della Locride. Zito: senso di responsabilità e concretezza. Trifoli: allarmismo e populismo

Roccella e Riace, le due facce della Locride. Zito: senso di responsabilità e concretezza. Trifoli: allarmismo e populismo

In questi giorni di emergenza il senso dello Stato del sindaco di Roccella è emerso in pieno. Di fronte allo sbarco di alcuni migranti risultati positivi al coronavirus ha saputo, collaborando con le istituzioni superiori, gestire al meglio l’emergenza. Dinanzi alle legittime paure della popolazione ha rassicurato, con parole che onorano il suo ruolo di primo cittadino, sul fatto che la situazione fosse sotto controllo, che non c’era alcun pericolo di contagio perchè è in atto la quarantena, grazie anche al lavoro impagabile delle forze dell’ordine, e che era suo dovere di primo cittadino ospitare dei minorenni malati, in tutta sicurezza per la popolazione.

Un atteggiamento di grande responsabilità che ci ha resi orgogliosi di essere cittadini di questa terra che sa esprimere anche una classe politica capace e devota al proprio ruolo.

Di contro bisogna registrare la presa di posizione demagogica e populista del sindaco di Riace, Antonio Trifoli, pronto a soffiare sulle paure della popolazione e ad utilizzarle strumentalmente per ottenere facile consenso politico. Trifoli si è infatti opposto, scrivendo alla Prefettura, ad ospitare sul proprio territorio, in strutture protette, alcuni migranti.

Un atteggiamento che cozza inevitabilmente con quello del comune di Roccella Jonica e che segue piuttosto le posizioni schizofreniche della Regione Calabria, governata dai suoi alleati leghisti.

La pandemia da coronavirus è in corso ed il timore dei cittadini e dei loro rappresentanti è legittimo. Ma si può agire mostrando profondo senso delle istituzioni, come dimostrato da Vittorio Zito, oppure scaricando i problemi sugli altri, come ha fatto Antonio Trifoli, che ha così tanta paura dei contagi dei migranti ma non esita ad annunciare un’assemblea pubblica per soffiare sul fuoco dell’allarmismo, nonostante in questo periodo sia meglio evitare assembramenti.

Anche in questa occasione la Locride ha due volti e noi siamo grati a Roccella Jonica e a Zito che ha affermato di non avere fatto nulla di straordinario, ma solo il suo “dovere” di uomo delle istituzioni. Dovere evidentemente sconosciuto ad altri.

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