Riace, vandalizzata la mostra d’arte “Intrecci”

Riace, vandalizzata la mostra d’arte “Intrecci”

Riceviamo e pubblichiamo:

La mostra d’arte pubblica INTRECCI, edizione 0, programmata dall’1 al 31 agosto 2020 termina anticipatamente in data 15 agosto 2020. Le opere affidate agli abitanti e commercianti resteranno comunque visitabili fino alla fine del mese, Spazio Catoio, in via Zaleuco, e l’installazione temporanea Flamingo Fusion di Ida Chiatante, collocata all’inizio di via Roma, invece non saranno più accessibili al pubblico.

La decisione di sospendere l’evento prima della data stabilita dal bando è stata presa in seguito a danneggiamenti e atti vandalici che hanno determinato la chiusura della programmazione estiva di Riace, utopia e poesia, festival all’interno del quale il progetto espositivo rientrava. Scegliere l’arte pubblica ha permesso di perseguire obiettivi contestuali imprescindibili: dialogare con il paesaggio, favorire la nascita di spazi di confronto fra gli abitanti, riqualificare la parte più abbandonata del borgo, sostenere il turismo solidale con la creazione di un evento culturale distintivo, dare modo ad artisti da tutta Italia di proporre il loro contributo in un territorio divenuto simbolico. La risposta della comunità è stata da subito favorevole e consistente; le opere sono state scelte individualmente e allestite sulle mura esterne di abitazioni private ed esercizi commerciali costruendo un percorso alternativo di fruizione sia del centro storico sia della parte prevalentemente disabitata.

Dall’inaugurazione al 14 agosto a caratterizzare l’evento sono stati, oltre che un continuo e fervido entusiasmo di turisti e abitanti, anche atti vandalici, azioni intimidatorie e danneggiamenti. Le opere Black Lips di Danilo Currò e MADE IN ITALY di Chiara Pirra sono state irrimediabilmente deturpate, manifesti, segnaletica e locandine distrutte e rimosse, tre teli dipinti da Beatrice Capozza allestiti per l’occasione in via Roma sono stati sottratti e fatti scomparire.

L’impossibilità di mantenere le opere incustodite in sicurezza ha determinato la scelta di una chiusura anticipata delle attività per preservare i lavori integri e tutelare le artiste e gli artisti che hanno partecipato con il fine di creare coesione sociale e contribuire all’arricchimento del patrimonio culturale e umano di Riace. L’arte ha dimostrato in questa occasione la sua potenza relazionale e dialettica, la capacità di infiltrarsi in contesti statici e sollevare dibattiti, la forza di portare in superficie mute disarmonie. Il progetto espositivo è stato pensato e costruito in funzione di persone che esistono come individualità e devono essere messere nella condizione di poter compiere una scelta, scegliere l’accoglienza è però la preferenza che non implica esclusione e una considerevole parte della comunità di Riace ha dimostrato di essere su quella strada. INTRECCI edizione 0 si concluderà con la pubblicazione del catalogo in autunno, scaricabile e consultabile gratuitamente e all’interno del quale saranno raccolti contributi di curatori, storici dell’arte e studiosi del paesaggio.

Maggiulli, presidente della Casa della Poetessa, dichiara inoltre: 

“La cosa che impressiona è il silenzio di tutti quelli che dovrebbero e potrebbero ribellarsi testimoniando con la propria voce e il proprio volto che accettare la distruzione dell’arte equivale a costruire un futuro senza sogni, senza slanci, senza colori.

Peppino Impastato ci ha insegnato ad usare arte e cultura per ribellarsi alla rassegnazione e all’ingiustizia.

Lasciamo ai Riacesi il tempo per riflettere sul significato del loro silenzio, e a tutti gli altri chiediamo di non smettere di immaginare e testimoniare un mondo migliore.

Agli altri artisti impegnati a Riace da anni a vario titolo chiediamo solidarietà. Se l’arte ha un valore, é il valore di tutti noi. Se l’arte viene distrutta, il problema è un problema per tutti noi. Distruggere l’arte non può lasciare indifferenti.

“Odio gli indifferenti. Credo che vivere voglia dire essere partigiani. L’indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita. Perciò odio gli indifferenti”

Antonio Gramsci”

(In foto: “made in Italy” una delle opere vandalizzate, investigava il concetto di identità e appartenenza attraverso la testimonianza audiovideo di un’ italiana di seconda generazione.  Artista : Chiara Pirra )

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