La Lega usa anche lo sport per discriminare
È incredibile e sconcertante quello che sta accadendo in Umbria in queste ore: la Lega usa anche lo sport per discriminare! Anche con il voto della presidente Tesei è stata approvata una vergognosa modifica alla legge regionale sullo sport che esclude gli ex-detenuti, gli ex-tossicodipendenti e i migranti.
Una destra che non si fa scrupoli a piegare alle sue spietate logiche propagandistiche anche lo sport, da sempre veicolo di inclusione, partecipazione e aggregazione sociale. Incapace di governare e di dare risposte ai problemi dei cittadini, la Lega si limita, ormai, a portare avanti una stomachevole campagna elettorale permanente sulla pelle degli ultimi.
Una becera propaganda fatta di ghettizzazione e odio sociale, che mira di volta in volta a individuare nuovi nemici da isolare o emarginare. Scelte pericolose e preoccupanti, che all’integrazione e al reinserimento sociale predilige, per fini puramente propagandistici, una società divisa e fratturata, una società che discrimina i più fragili, i più vulnerabili e tutti coloro che non hanno una voce per difendersi.
Un modello che abbiamo già visto in passato e che ci spaventa molto, in cui si vorrebbero negare i diritti ad alcune categorie, piuttosto che ampliarli. Un modello che non ha nulla a che vedere con la storia dell’Umbria, una storia fatta di conquiste nel campo dei diritti, del sociale, dell’inclusione, della sanità pubblica, del welfare.
Ci opporremo con tutte le forze alla brutta pagina di storia che la peggiore destra di sempre vorrebbe scrivere per la nostra Regione e l’Italia. Constrasteremo in ogni modo una Giunta ormai a completa trazione leghista, non più al servizio dell’Umbria e dei suoi cittadini, ma piegata al servizio della propaganda di Salvini.
Tommaso Bori – Consigliere Regione Umbria