Salviamo la torre di Paleopoli dal degrado

Salviamo la torre di Paleopoli dal degrado

Denominata di volta in volta Torre dei Corvi, di Gerace o di Paleopoli fu eretta al tempo delle incursioni saracene, o secondo alcuni, nel XVI sec. per difendere la costa dai Turchi. Ha forma circolare e si elevava su tre piani; crollò a causa del terremoto del 1907.

Sentinella muta del territorio di Locri Epizefiri sopravvive nascosta in un fitto canneto e solo chi ne conosce l’esistenza si volta passando a porgerle un saluto. Le giornate di primavera del FAI l’hanno inserita nelle visite di questo fine settimana assieme all’edificio termale tardo antico di Quote San Francesco.

La torre di Paleopoli essendo posta ai margini della statale parallela alla linea di costa avrebbe bisogno di maggiore visibilità e soprattutto di un intervento conservativo che ne eviti il lento degrado col rischio della cancellazione.

Rappresenta la sentinella che avvisa i viaggiatori che da qui comincia un territorio ricco di reperti interessantissimi e che raccontano una storia lunga oltre un millennio. Questa occasione non vada sprecata, si acquisisca al patrimonio pubblico e la si liberi definitivamente dalle canne che ne minano la struttura.

Grazie al FAI, delegata di zona Titty Curinga, ed al Sindaco di Portigliola che hanno ritenuto di riportarla alla luce e renderla visitabile.

Arturo ROCCA – PresidenteA.p.s. Osservatorio Ambientale Diritto per la Vita

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