“30 anni di insulti, il Sud non dimentica”: Salvini contestato a Palmi

“30 anni di insulti, il Sud non dimentica”: Salvini contestato a Palmi

In occasione della Festa di San Rocco, Matteo Salvini ha una brillante idea: dà appuntamento ai suoi nella stessa piazza e alla stessa ora del concerto di Roy Paci, a caccia di selfie e un po’ di visibilità.

Solo che gli dice malissimo perché ad attenderlo non trova i simpatizzanti della Lega ma centinaia di manifestanti che lo accolgono con un grosso cartello che recita:

“30 anni di insulti, il Sud non dimentica”, e snocciolando, una dopo l’altra, tutte le sue dichiarazioni razziste e antimeridionali degli ultimi decenni.

Salvini allora prova a rifugiarsi in un bar di una via traversa, ma anche lì viene raggiunto dai manifestanti, armati di cartelli, striscioni, fischi e cori pacifici.

A quel punto, a Salvini non resta che ritirarsi in fretta e furia, scortato da un cordone di poliziotti.

E niente, era venuto per fare un po’ della sua solita propaganda razzista.
È finita che è stato costretto a darsela a gambe da una strada secondaria, mentre Roy Paci lo salutava dal palco col pugno alzato.

Ecco il tipo di accoglienza che quest’individuo dovrebbe ricevere sempre, ovunque, ogni volta che mette piede nel Meridione.

Solo grazie a Palmi, ai palmesi e a Roy Paci.
Se tutto il Sud (e tutta Italia) avesse un briciolo di questa memoria e questa dignità, Salvini semplicemente non esisterebbe.

Lorenzo Tosa

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