Calabria, inosservanza delle norme anti-covid: chiusi dei locali, multati i proprietari

Calabria, inosservanza delle norme anti-covid: chiusi dei locali, multati i proprietari

Le concessioni più benevole e l’attuale periodo estivo caratterizzato da un maggiore numero di manifestazioni e lo svolgimento di eventi all’aperto, non devono però fare abbassare la guardia perché il rischio dell’aumento di casi di positività al Covid rimane sempre alto.

In quest’ottica, la Polizia di Stato a continua a controllare le attività commerciali al fine di assicurare il corretto adempimento delle normative in materia di prevenzione e contrasto alla diffusione del virus Covid-19, e a sanzionare i locali che ignorano deliberatamente le direttive vigenti.

Sabato notte, infatti, ad essere sottoposte a controllo per poi essere sanzionate e chiuse per cinque giorni per aver violato le disposizioni anti-Covid è toccato a due locali crotonesi.

I locali, come tanti altri, hanno riaperto con la formula della somministrazione di alimenti e bevande ma quando i poliziotti della Questura di Crotone sono entrati in borghese per osservare la situazione e fare i dovuti controlli, hanno assistito a una scena che non lasciava spazio a dubbi: notte danzante, assembramenti e tanti giovani accalcati tra loro privi di mascherina.

Ai poliziotti non è rimasto altro da fare che invitare i proprietari dei locali in Questura per contestare successivamente le sanzioni ai locali: multe per le varie violazioni alle norme anti-Covid e chiusura per cinque giorni.

La prima attività è stato sanzionata poiché all’interno del locale si riscontrava la presenza di numerosi avventori intenti a ballare senza mascherina.

Il gestore del secondo locale, veniva sanzionato poiché ometteva di rispettare le misure idonee al fine di evitare assembramenti al di fuori del noto bar del Centro cittadino.

La terza ed ultima attività di vicinato oggetto di controllo amministrativo, invece è stata sanzionata, ai sensi dell’art. 20 del Codice della Strada, per aver occupato abusivamente 10 mq di suolo pubblico.

Si rammenta che le disposizioni normative per il contrasto della diffusione dell’epidemia vietano gli assembramenti di persone e prescrivono ancora, in caso di impossibilità di mantenere la distanza interpersonale di sicurezza, l’utilizzo della mascherina di protezione.

Inoltre, l’art.7 del D.P.C.M. del 2 marzo 2021, continua a prevedere tra l’altro, anche per le regioni in zona bianca, la sospensione delle “attività che abbiano luogo in sale da ballo e discoteche e locali assimilati, all’aperto o al chiuso”; molti sono tuttavia i titolari di licenza comunale di sala da ballo, ma anche quelli sprovvisti di tale autorizzazione, che con qualunque alibi, ad esempio una festa di compleanno o di laurea, organizzano serate di balli in contrasto con la norma in vigore, creando assembramenti che possono causare la diffusione del virus e determinare una concorrenza sleale nei confronti delle attività che invece rispettano le disposizioni vigenti.

Nell’ambito dei costanti e quotidiani controlli disposti dal Questore di Crotone, fino alla fine del periodo estivo, continueranno in maniera serrata le verifiche sul rispetto dei divieti di assembramento, il contrasto alla movida ed alle violazioni delle disposizioni ancora vigenti al fine di garantire la necessaria cornice di sicurezza e per tutelare la salute dei cittadini e della collettività.

Questura di Crotone

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