La campagna vaccinale anti Covid-19 in Italia e nel Mondo

La campagna vaccinale anti Covid-19 in Italia e nel Mondo

Questo articolo si inserisce all’interno del progetto “Campagna informativa e di sensibilizzazione on line sul tema della vaccinazione contro il Covid-19” realizzato dalla Società Cooperativa Sankara e finanziato dalla Fondazione Nazionale delle Comunicazioni.

La campagna vaccinale nel Mondo

Il vaccino è l’arma principale per contrastare la pandemia determinata dal Coronavirus, ma il ritmo di somministrazione varia molto tra le diverse aree del mondo. Sovente, quando si parla di confronti in termini di ritmo delle campagne vaccinali, si ragiona principalmente su scala locale, con valutazioni sulle differenze tra regioni o, volendo ampliare il raggio di valutazione, ci si limita comunque all’andamento nei diversi stati europei. Ma è allargando la prospettiva a livello globale che ci si rende conto delle vere disparità.

Secondo i dati di Our World Data (https://ourworldindata.org/covid-vaccinations), il 47,8% della popolazione mondiale ha ricevuto almeno una dose di vaccino anti Covid-19. 6,7 miliardi di dosi sono state somministrate a livello globale e 20,54 milioni vengono somministrate ogni giorno. Solo il 2,8% delle persone nei paesi a basso reddito ha ricevuto almeno una dose. Gli Stati Uniti d’America sono lo stato che ha somministrato il più alto numero di dosi ma, in rapporto alla popolazione, è Israele lo stato che ha vaccinato più di tutti. Mentre in Africa il 98% della popolazione complessiva non ha ancora visto nemmeno una dose di vaccino, tanto che il computo delle prime dosi iniettate in alcuni stati del continente si può arrotondare allo zero percento.

Presumibilmente, oltre il 70% dei Paesi africani non raggiungerà l’obiettivo che l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) si era prefissa, ossia arrivare a fine 2021 con il 10% della popolazione vaccinata. Questa disomogeneità determina delle conseguenze non solo di carattere umanitario, ma anche nell’efficacia delle campagne vaccinali che procedono in modo spedito.

La comunità scientifica e l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) si dicono preoccupate per gli stati che non hanno ancora strutturato una campagna vaccinale efficiente e per il rischio di aumento e moltiplicazione delle varianti del virus. È importante valutare, infatti, che, con questo andamento a rilento, esiste il rischio che diventi più difficile controllare e limitare la trasmissione del Coronavirus e che, dunque, aumenti anche la possibilità che si sviluppino varianti in grado di compromettere l’efficacia dei vaccini.

La campagna vaccinale in italia

Secondo il report aggiornato al 19 ottobre 2021 del Ministero della Salute (https://www.governo.it/it/cscovid19/report-vaccini/) il totale delle somministrazioni di vaccino anti Covid-19 è di 87.770.783. Questo dato deve essere letto alla luce di alcune indicazioni più specifiche, ossia valutare che nel computo totale vendono inseriti sia coloro i quali hanno completato il ciclo vaccinale sia coloro che hanno effettuato la somministrazione della sola prima dose sia della dose aggiuntiva. Dunque sono 46.270.565 – ossia l’85,67 % della popolazione over 12 – le persone con almeno una somministrazione, 43.965.128 – ossia l’81,40 % della popolazione over 12- quelle che hanno completato il ciclo vaccinale e 642.415 – ossia l’8,48 % della popolazione – le persone oggetto di dose aggiuntiva/richiamo.

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