Lo sdegno dell’Associazione ADDA: “Il comune di Bovalino ha restituito integralmente allo stato i fondi per i centri estivi 2020”

Lo sdegno dell’Associazione ADDA: “Il comune di Bovalino ha restituito integralmente allo stato i fondi per i centri estivi 2020”

In data odierna, nella qualità di Presidente dell’Associazione ADDA, ho effettuato un difficoltoso accesso agli atti presso il Comune di Bovalino, al fine di verificare il corretto utilizzo da parte dell’Ente dei finanziamenti per il sociale, con particolare riferimento ai fondi stanziati dal Dipartimento per le politiche della famiglia per i Centri Estivi 2020 e 2021 e a quelli destinati al finanziamento e allo sviluppo dei servizi sociali, nell’ambito delle risorse aggiuntive assegnate dal Governo, a valere sul Fondo di Solidarietà comunale 2021.

Scrivo “difficoltoso” perchè non è stato possibile estrarre copia di tutta la documentazione richiesta in quanto le fotocopiatrici degli uffici non erano funzionanti, malgrado l’ente paghi puntualmente un canone di locazione di quasi 14 mila euro per il servizio di noleggio delle stesse!

Dalla documentazione acquisita, come da nota prot. 9228 della Responsabile U.O. Amministrativa del 08/07/2021, è emerso che il Comune di Bovalino ha restituito integralmente la somma di euro 34.963,92 che il Governo nell’anno 2020 aveva assegnato all’Ente per finanziare i centri estivi con funzione ricreativa e le attività di contrasto alla povertà educativa, destinati alle attività sociali e ricreative dei ragazzi pesantemente penalizzati dalle restrizioni della pandemia e che invece sono andati irrimediabilmente persi a causa del mancato utilizzo nei termini previsti.

Dall’esame della documentazione visionata, inoltre, non risulta corrispondere al vero quanto dichiarato in data odierna a mezzo stampa dall’Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Bovalino Filippo Musitano, in merito all’atto di indirizzo impartito dall’Amministrazione comunale a “soli 3 giorni” dalla comunicazione del finanziamento.

La nota della Regione Calabria è datata infatti 05/06/2020 mentre l’atto di indirizzo è contenuto nella Delibera della Giunta comunale del 09/07/2020, ad oltre un mese di distanza.

La presenza di un mero atto di indirizzo iniziale, come sostenuto dall’Assessore Musitano, non può essere ritenuto di per se sufficiente a sollevare l’Amministrazione comunale dalla grave responsabilità, che oggi viene scaricata sugli uffici comunali, conseguente alla perdita di un finanziamento così importante.

Stante la riscontrata assenza di ulteriori atti è lecito chiedersi cosa abbia fatto l’Amministrazione comunale, successivamente all’atto di indirizzo, per sollecitare gli uffici ad adempiere allo stesso. Dagli visionati atti non risulta sia stato fatto nulla e ciò fa presupporre quantomeno negligenza da parte dell’organo politico.

Come se non bastasse anche per i fondi del 2021 si registrano le medesime problematiche. Malgrado il decreto di riparto sia datato 25/06/2021, l’atto di indirizzo è stato deliberato il successivo 22/07/2021 e la determina di impegno è stata assunta addirittura il 03/11/2021, per complesse attività che dovranno necessariamente concludersi entro e non oltre il 31/12/2021, a pena di perdita del finanziamento pari ad oltre 31 mila euro.

Singolare poi, come dichiarato dall’Assessore Musitano, che si sia deciso di attivare i “centri estivi” in periodo “autunnale”, creando un vero e proprio corto circuito “stagionale”, al fine “di fornire un servizio in un periodo diverso in cui ci sono poche attività”.

E’ noto a tutti, infatti, che il periodo autunnale è proprio quello con maggiori attività per i ragazzi, tra la ripresa delle lezioni scolastiche, del catechismo, delle attività sportive e culturali che difficilmente consentiranno lo svolgimento di ulteriori nuove e utili attività.

Diverso sarebbe stato organizzarle durante la stagione estiva, anche attraverso la concessione di voucher per l’acquisto di servizi sportivi e culturali, da spendere presso gli esercizi convenzionati.

Non abbiamo avuto alcun riscontro, infine, neanche per l’impegno dei fondi destinati al finanziamento e allo sviluppo dei servizi sociali, nell’ambito delle risorse aggiuntive assegnate a valere sul Fondo di Solidarietà comunale 2021, pari ad euro 30.285,82.

Ad oggi non è stato effettuato alcun impegno e la norma prevede che, nel caso di accertato mancato raggiungimento in tutto o in parte degli obiettivi di servizio assegnati, i Comuni si vedranno ridotte le spettanze del fondo per l’anno seguente a quello di riferimento o, in caso di insufficienza dello stesso, a valere su qualunque altra assegnazione finanziaria loro dovuta.

Anche in questo caso quindi, stante il mancato impegno dei suddetti fondi, è urgente porre in essere le azioni necessarie per potenziare, entro il termine dell’esercizio corrente, la spesa sociale dell’Ente e potere, di conseguenza, rendicontare di aver utilizzato le somme assegnate.

Sono fatti gravissimi che ci inducono a lanciare un appello ai gruppi consiliari, sia di maggioranza che di opposizione, e alle Garanti comunali per l’infanzia e l’adolescenza e per la persona disabile, affinché si faccia luce sull’utilizzo dei fondi per il sociale del Comune di Bovalino, accertando eventuali responsabilità che, se confermate, dovrebbero portare alle dimissioni di chi nel silenzio generale, per negligenza o incapacità, ha causato un grave danno alla comunità bovalinese e ai ragazzi del nostro paese in modo particolare.

Sul tema fondamentale dei servizi sociali, come Presidente dell’Associazione ADDA, rinnovo l’invito all’Amministrazione comunale e all’Assessore Musitano ad un pubblico confronto, nei modi che riterranno più opportuni, nell’esclusivo e superiore interesse della tutela dei diritti delle fasce più deboli.


Vito Crea-PresidenteASSOCIAZIONE ADDA

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