Colpo da 200 mila euro in una banca a Cosenza,  uno dei presunti rapinatori incastrato dal DNA

Colpo da 200 mila euro in una banca a Cosenza, uno dei presunti rapinatori incastrato dal DNA

Nella serata di ieri, personale della locale Squadra  Mobile ha tratto in arresto,  in esecuzione di misura cautelare in carcere, emesso dal GIP presso il Tribunale di Cosenza,  un soggetto residente in questo centro, poiché ritenuto responsabile, in concorso con altre persone allo stato non identificate, di rapina aggravata, realizzata in data  11.07.2017 presso l’Istituto di Credito “ Ubi Banca” di Cosenza, nonché  di sequestro di persona di alcuni dipendenti e  clienti e di porto abusivo di arma da taglio.

Le indagini condotte dalla Squadra Mobile, coordinate dalla Procura della Repubblica di Cosenza, portavano ad accertare che la  menzionata rapina, da parte di quattro soggetti, tra cui l’odierno indagato, era consistita nella  sottrazione di una  somma di denaro superiore a 200.000 euro, contenuta nella cassaforte del menzionato Istituto di Credito. I quattro malfattori travisati avevano avuto accesso alla cassaforte a seguito delle minacce perpetrate con un taglierino rivolte ad un dipendente e  con il sequestro,  in una stanza, di alcune maestranze e clienti, con il fine di agevolarsi  nella fuga .

Le attività investigative  portavano ad accertare che i rapinatori, nella circostanza, si erano allontanati dal luogo a bordo di autovettura provento di furto, che, immediatamente ritrovata, permetteva anche il rinvenimento nei pressi di una calzamaglia utilizzata per il travisamento da parte di uno dei rapinatori. La scrupolosa attività di repertazione effettuata sul posto dal personale operante  ed i successivi esami genetici, realizzati dal Gabinetto Regionale Polizia Scientifica di Palermo, sui reperti biologici rinvenuti sulla calzamaglia, hanno consentito di individuare, con assoluta certezza, il profilo genetico  dell’indagato.

Le acquisizioni di tali risultanze probatorie consentivano, quindi alla Procura della Repubblica di Cosenza di poter richiedere  opportuno provvedimento restrittivo  a carico del soggetto identificato, puntualmente emesso dal competente GIP.

L’indagato, che  annovera precedenti specifici, è stato rintracciato presso la propria abitazione, ove era sottoposto agli arresti domiciliari per altra causa, e, successivamente agli adempimenti di rito, è stato tradotto presso la locale casa circondariale a disposizione dell’A.G. Il tutto  si comunica nel rispetto dei diritti  dell’indagato (da ritenersi  presunto innocente in considerazione dell’attuale fase del procedimento fino ad un definitivo accertamento di colpevolezza  con sentenza irrevocabile ) al fine di garantire il diritto di cronaca.-  

Ufficio Stampa Questura Cosenza

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