L’accogliente Roccella Jonica sporcata dalla becera propaganda della Lega di Salvini

L’accogliente Roccella Jonica sporcata dalla becera propaganda della Lega di Salvini

Roccella Jonica è una delle perle della Locride, un piccolo paese di grande civiltà che da anni, pur tra mille difficoltà, accoglie i disperati che sbarcano nel suo Porto delle Grazie.

Un luogo di transito per uomini, donne e bambini in fuga da guerre e persecuzioni e, a volte, dalla miseria.

Roccella con la collaborazione e l’impegno prezioso delle forze dell’ordine e delle organizzazioni di volontariato è sempre riuscita a fare fronte a situazioni di vera e propria emergenza. E’ di un mese fa una lettera con la quale il sindaco Vittorio Zito ha chiesto l’intervento del ministro dell’interno Lamorgese con queste parole: “Da mesi diciamo che il Comune di Roccella, nonostante l’enorme e costante supporto della Prefettura e l’aiuto dei volontari della Croce Rossa e della Protezione Civile regionale, non ha risorse umane, professionalità adeguate e capacità finanziaria per gestire questi numeri. Stiamo dicendo che tra poco non saremo in grado di comprare l’acqua da dare ai migranti e che non saremo in grado di fornire i pasti.

A questo punto chiediamo con forza che il Ministro Lamorgese venga qui a rendersi conto direttamente di ciò che stiamo dicendo e che consideri la necessità che il Governo attivi tutti gli strumenti tecnico normativi utili a gestire questa emergenza.

Tutta la comunità che rappresento, così come, ne sono certo, tutti gli uomini e le donne della Prefettura di Reggio Calabria, della Capitaneria di Porto, della Guardia di Finanza, delle Forze dell’Ordine, dei volontari della Croce Rossa e della Protezione Civile continueranno a fare il proprio dovere per garantire ai migranti una dignitosa accoglienza. Le componenti del sistema di accoglienza attivo in porto hanno già dato prova di abnegazione e straordinaria umanità. Ma non possiamo stressare la situazione al punto da sollecitare rotture del sistema da cui deriverebbero tensioni anche sociali. A nessuno può essere richiesto un impegno che va oltre, enormemente oltre le proprie umane possibilità“.

Parole chiarissime, che indicano una difficoltà enorme e reale. Il sindaco non ha scritto di mandare altrove i disperati che arrivano dal mare, non ha chiesto di lasciarli annegare, non ha detto che Roccella non li vuole, ha solo chiesto mezzi e strumenti per accogliere con dignità.

Parole che contrastano in maniera assoluta con la becera propaganda che ieri si è palesata al Porto di Roccella con le figure del consigliere regionale lombardo Alex Galizzi e di Franco Recupero, leghisti che hanno riversato parole così gravi da lasciare interdetti, andandone invece fieri nelle interviste ed ergendosi a difensori della disumanità, urlando alla difesa dei confini. Come se quei bambini che arrivano coi barconi fossero soldati invasori, come quei russi (Salvini e la Lega si sono dichiarati molto spesso estimatori di Putin) che bombardano, uccidono e stuprano in Ucraina.

Da chi dobbiamo difendere i confini? Dalla donna settantenne che, tre settimane fa è morta a Roccella di diabete subito dopo lo sbarco?

La propaganda leghista è sempre la stessa, prima veniva rivolta contro noi meridionali e adesso che ci sono meridionali (o meglio “terroni”, come ci chiamavano fino a poco tempo fa) che li votano le stesse parole vengono rivolte ai migranti.

Roccella è un paese civile, non meritava la pagliacciata leghista. Potete urlare bestialità con la bava alla bocca, come siete abituati a fare, ma non scalfirete il buon nome di una cittadina che, nonostante i problemi, resta un faro di civiltà per tutta l’Italia.

Mentre i leghisti la buttano in caciara e fanno propaganda il comune di Roccella lavora seriamente per risolvere i problemi. E’ questa la differenza tra la buona amministrazione e la pessima politica.

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