Barbara Cirillo a Bruno Grenci: “I presunti inciuci tra il Pd cauloniese e soggetti in odore di mafia vanno chiariti”

Barbara Cirillo a Bruno Grenci: “I presunti inciuci tra il Pd cauloniese e soggetti in odore di mafia vanno chiariti”

Caro Bruno, ho sempre pensato che molti (troppi) compaesani non abbiano mai preso sul serio quello che dici.
Io invece, come sai, ho sempre ascoltato con molta attenzione e interesse le tue riflessioni politiche.
Così domenica scorsa quando, nel corso del tuo intervento alla manifestazione organizzata dal Professore Ammendolia (gli Autoconvocati/convocati di Sinistra), parlando delle elezioni comunali del 2017 (suppongo), hai fatto delle allusioni a delle pressioni che un dirigente del Partito Democratico di Caulonia avrebbe subito per far candidare nella costituenda lista, al posto tuo, un soggetto “sponsorizzato da uno chiacchierato di mafia”, sono rimasta scioccata. Hai poi detto, con l’enfasi che ti contraddistingue, che “la signora di fronte a te” (a chi ti riferivi?) si sarebbe giustificata con te dicendo che stava eseguendo degli ordini, impartiti da non si sa chi.

Questa dichiarazione, pesantissima, è passata inosservata ai più per i motivi che ti dicevo sopra.
Siccome invece io sono abituata a prenderti sul serio, richiamandomi alla rinnovata questione morale (questa volta declinata col termine “onestà intellettuale”, ti invito a fare chiarezza, spiegando meglio a cosa e a chi ti riferivi.

I presunti inciuci tra il PD cauloniese e soggetti in odore di mafia penso che interessino la cittadinanza e coloro che vorrebbero avvicinarsi alla nuova “cosa” di sinistra che sta nascendo.

Barbara Cirillo

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