Le tartarughe Caretta caretta scelgono Caulonia: trovato un nido

Le tartarughe Caretta caretta scelgono Caulonia: trovato un nido

È Roger, un tenero Basset Hound di due anni, lo scopritore di un nido di tartarughe Caretta caretta sul lato nord del litorale cauloniese.

Mentre, ieri mattina, l’amico a quattro zampe stava facendo una passeggiata sulla spiaggia ha iniziato ad abbaiare per attirare l’attenzione del suo padrone conducendolo fino ad un esemplare di tartaruga marina appena nato che capovolta cercava con difficoltà di girarsi.

Marco Costa, questo il nome del ragazzo di cui Roger è il fedele compagno, ha subito avvisato Rosamaria Pavesi una volontaria del WWF OA Vibo Valentia – Vallata dello Stilaro, associazione che segue il progetto di monitoraggio delle spiagge alla ricerca dei nidi di questa specie in via di estinzione per tutelarli.

Così, nel pomeriggio, i volontari del WWF coadiuvati dalla Responsabile del progetto, la biologa Jasmine De Marco, hanno ispezionato il luogo del ritrovamento e riscontrato le tipiche tracce lasciate dalla mamma tartaruga dopo aver deposto le uova. In seguito all’individuazione del punto esatto di ovodeposizione, i volontari hanno realizzato un corridoio di protezione per riparare i piccolini dalle luci della strada che, purtoppo, attirano la loro attenzione spingendoli ad allontanarsi dalla riva. A tal fine è stato contattato anche l’Assessore all’Ambiente del Comune di Caulonia, Antonella Caraffa, che ha provveduto subito a spegnere l’illuminazione del lungomare. Appena è sopraggiunto il buio, le piccole nate sono state aiutate a raggiungere il mare in sicurezza sotto lo sguardo di alcuni curiosi e alla presenza del primo cittadino cauloniese Francesco Cagliuso. Ora l’area, che è stata prontamente segnalata, verrà monitorata fino alla fuoriuscita dalla sabbia delle altre tartarughine, cosa che dovrebbe avvenire tra pochi giorni.

Considerando i tempi di schiusa tra i quaranta e i sessanta giorni, si tratta probabilmente di una deposizione risalente al mese di agosto ed è singolare che “mamma tartaruga” abbia scelto un luogo non isolato: in quel punto, infatti, fino a non molto tempo fa era presente un lido, ragion per cui è stata una fortuna che il nido non abbia subito danni a causa della presenza di bagnanti o dei lavori di smontaggio dello stabilimento balneare.

Un plauso a Roger, segugio dall’olfatto straordinario, per la dolce e importante scoperta e ai volontari che quotidianamente si dedicano alla salvaguardia delle Caretta caretta importanti per la biodiversità marina.

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