Facebook censura la critica al fascismo. Il caso dell’account del Direttore di Ciavula

Facebook censura la critica al fascismo. Il caso dell’account del Direttore di Ciavula

Criticare il regime mussoliniano che trascinò l’Italia nel massacro della seconda guerra mondiale, che approvò le leggi razziali e che si alleò con Hitler vìola gli standard della community di facebook.

E chi osa criticare sul social network il fascismo viene punito con 28 giorni di limitazioni al proprio account.

E’ quello che è accaduto al Direttore di Ciavula Giovanni Maiolo, che ha pubblicato sul suo profilo un manifesto del comando squadristi di Dignano del Partito Nazionale Fascista che “proibisce nel modo più assoluto che nei ritrovi pubblici e per le strade di Dignano si canti o si parli in lingua slava”. E poi, con l’atteggiamento tipico dei criminali squadristi continuava: “Noi Squadristri, con metodi persuasivi, faremo rispettare il presente ordine”.

Appena pubblicato, il post di Giovanni Maiolo è stato oscurato da facebook che gli ha segnalato che non rispetta gli standard della community. Veniva fornita la possibilità di chiedere una revisione della decisione e, immaginando che si trattasse dell’errore di un’intelligenza artificiale, magari impostata a censurare tutto quello che è esaltazione del fascismo, Maiolo ha espresso il proprio dissenso chiedendo una ulteriore verifica.

In seguito alla seconda verifica facebook ha però confermato la sua decisione e oltre all’eliminazione del post ha messo sotto limitazione per 28 giorni l’account di Maiolo.

Facebook si sta adattando al nuovo governo italiano?

Questa testata denuncia la decisione di facebook di impedire una critica storica del fascismo e si dichiara, come sempre, antifascista, esattamente come la Costituzione Italiana nata dalla lotta di Resistenza al nazifascismo.

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