Un nuovo svincolo sull’Autostrada A2 a Lamezia: la proposta dell’associazione INdiCA

Un nuovo svincolo sull’Autostrada A2 a Lamezia: la proposta dell’associazione INdiCA

Il comprensorio di Lamezia Terme va sempre più assumendo un ruolo di primo piano nel sistema dei traffici regionali, in virtù della sua centralità geografica, ma anche in rapporto ad un evidente dinamismo economico. Elementi di rilievo in questo scenario appaiono:

  1. l’aeroporto, che registra un trend crescente di traffico nazionale ed internazionale;
  2. la stazione ferroviaria, nodo di raccordo strategico fra Ionio e Tirreno, fra rete regionale e rete
    interregionale;
  3. l’area industriale (“ex SIR”).

Questi tre poli strategici possono contribuire ad un ulteriore sviluppo del sistema dei trasporti e della logistica regionale, purché inquadrati in un disegno organico di strategie e progettualità. La zona industriale ex SIR, in particolare, potrebbe assumere i caratteri di un distretto logistico per lo scambio merci. Considerata la presenza della ferrovia che corre in adiacenza all’autostrada, non sarebbe da escludere un potenziale scambio merci intermodale (interporto).

La proposta di realizzare uno svincolo autostradale (Lamezia Sud) si ricollega al Piano Urbano del Traffico del Comune di Lamezia Terme elaborato nel 2006 dal CISUT. Esso si troverebbe in una posizione intermedia fra gli attuali svincoli di S.Eufemia (5,2 km) e di Pizzo Calabro (12,6) km e si configurerebbe come un varco di accesso diretto all’area del distretto logistico-industriale (Figura 1).

La posizione risulta quasi obbligata perché si tratta dell’unico sito in cui i tracciati autostradale e ferroviario si discostano, in corrispondenza del piccolo centro di S.Pietro Lametino. Tale circostanza rende possibile l’inserimento delle rampe di collegamento all’autostrada. D’altra parte il sito appare conveniente perché agevolmente raccordabile alla zona industriale, mediante un asse viario disposto sulla direttrice Est-Ovest.

Fig.1 – Localizzazione del nuovo svincolo (Lamezia Terme Sud)

Lo svincolo potrebbe indurre diversi effetti positivi; tra gli altri:

a. la facilitazione di accesso all’area del distretto industriale;
b. la valorizzazione di una struttura di scambio merci che potrebbe gradualmente assumere i connotati di una piattaforma logistica primaria;
c. l’alleggerimento, in termini di mezzi pesanti, degli svincoli esistenti, soprattutto quello di Lamezia Terme; ed in particolare della viabilità di accesso all’aeroporto;
d. la riduzione dei fenomeni di congestione, inquinamento e insicurezza della circolazione sulla Statale 18.

Ulteriori impatti positivi sono attesi rispetto al territorio circostante; in primo luogo per i comuni della zona, ma anche per i centri residenziali turistici situati sulla costa.

ANALISI DI TRAFFICO E SIMULAZIONI

Uno studio di traffico è stato condotto sulla base di dati esistenti ed attualizzati. Sono stati assunti a riferimento i flussi veicolari relativi all’ora di punta del mattino (7:30-8:30 di un giorno feriale ordinario) rilevati su 5 sezioni stradali dell’area, espressi in termini di autovetture equivalenti. Si è
osservata una presenza non trascurabile di mezzi pesanti sulla rete di interesse: 15 % circa sulla viabilità locale, attorno al 35% in autostrada. L’analisi ha condotto alla elaborazione di una matrice Origine/Destinazione degli spostamenti. Nell’insieme si riscontra una mobilità di circa 3.600 veicoli.

Le simulazioni di traffico operate con il supporto di opportuni modelli, hanno permesso di analizzare l’interazione fra domanda di mobilità e offerta di trasporto; ed inoltre di desumere gli impatti sulla distribuzione dei flussi ed alcuni indicatori di prestazione di rete. Sono stati ricavati in particolare i seguenti elementi:
– la rete stradale di progetto si allunga di 3,2 km, corrispondenti al raccordo a doppio senso fra il nuovo svincolo e la SS 18;
– la distanza di viaggio globalmente cresce di circa 1.000 veic-km, ovvero del 4,3%;
– il grado di saturazione medio della rete si riduce dal 46 al 39%, in virtù di un travaso di traffico dalla SS18 verso l’autostrada;
– la velocità media di circolazione sulla rete cresce leggermente (3%), quindi si riduce il tempo complessivo per l’insieme dei veicoli;
– i livelli di emissione (gas nocivi in atmosfera e rumore) rimangono sostanzialmente invariati, mentre i consumi energetici aumentano, ma in modo modesto (+2%).

Si riscontra una riduzione significativa dei flussi veicolari lungo la SS18 e sulla rotatoria adiacente all’aeroporto. L’incremento di traffico sull’arteria autostradale non genera preoccupazioni essendo i flussi lontani dal limite di capacità; in compenso si fluidifica la circolazione sui percorsi diretti
all’aeroporto. Nell’insieme sono circa 400 i veicoli che preferiscono accedere all’area logistica attraverso il percorso autostradale, con conseguente riduzione di questa componente ingombrante di traffico sulla SS18 e del rischio di incidenti.

OPERE DI PROGETTO. DISEGNO PRELIMINARE

Le Figure 2 e 3 propongono schematicamente l’intervento prefigurato; lo svincolo di progetto assumerebbe una conformazione “a trombetta”. L’attraversamento della linea ferrata e del nastro autostradale è previsto in profondità (sottopasso) con rampe standard. È preventivato inoltre un
intervento leggero per adeguare il raccordo fra lo svincolo e l’area industriale e per allacciare in modo più diretto e sicuro l’arteria di collegamento ai centri di S.Pietro a Maida, Acconia e Curinga. Il costo stimato per la realizzazione dell’opera si aggira attorno a 15 milioni di euro.

Fig. 2 – Nuovo svincolo e viabilità di raccordo alla SS 18
Fig. 3 – Nuovo svincolo e viabilità di raccordo alla SS 18. Visione con zoom
CONSIDERAZIONI FINALI

Le aziende di autotrasporto presenti nel comprensorio lametino, e non solo, esprimono da tempo l’esigenza di un centro logistico, di scambio merci strategico; vi è consapevolezza che una tale struttura potrebbe contribuire a creare sinergie fra i diversi operatori e apportare spinte ad una razionalizzazione del settore, facilitare gli interscambi merci su scala gerarchica, dare impulso ad attività industriali e commerciali correlate, produrre interessanti economie di gestione (ad esempio nel settore della manutenzione dei veicoli, nella gestione coordinata degli ordini e dei servizi).

Il miglioramento dell’accessibilità potrebbe contribuire significativamente alla creazione di questo centro logistico di valenza regionale e nazionale, che potrebbe avvalersi in futuro anche di una connessione ferroviaria, con ulteriori vantaggi per imprese e comunità.

Ai fini di un possibile percorso attuativo del progetto si ritiene necessario un coinvolgimento dell’ANAS, dell’Ente Regione, della Provincia e dei Comuni interessati.

Maggiori dettagli sulla proposta di progetto sono disponibili sul sito web dell’Associazione INdiCa, Ingegneria di Calabria o sul sito web della Rivista Strade e Autostrade

Prof.Domenico Gattuso
Associazione INdiCA

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