Un cittadino scrive una lettera aperta al sindaco di Caulonia

Un cittadino scrive una lettera aperta al sindaco di Caulonia

Il 26 Settembre 2023 ho mandato la seguente lettera d’emergenza al Sindaco di Caulonia senza mai aver ricevuta una risposta adeguata. Per questo oggi la pubblico nella forma attualizzata e precisata che ho mandato allo stesso momento anche a lui:

Buongiorno Signor Sindaco.

È passato quasi un terzo della sua legislatura e ancora non vediamo nessun miglioramento dello stato drammatico e preoccupante del nostro quartiere l’antica “Giudecca”.

Per questo, disgustato dalla sua politica di nascosto (attualmente anche in collasso), chiedo con urgenza un incontro per parlare con Lei delle mie preoccupazioni e frustrazioni ma anche delle risorse soprattutto ma non esclusivamente del nostro quartiere.

Per entrare subito nella materia la prego di leggere anche la mia “Lettera aperta al Comune di Caulonia dal 09.10.2022” (allegata) che per mancanza di contatti attuali sul sito ufficiale internet del comune all’epoca ho pubblicato su Facebook. Le faccio anche sapere in anticipo le mie domande e punti di vista su quelli ho intenzione a parlare con Lei:

1. Le emergenze e le risorse del nostro quartiere che sotto gli occhi di tutti ma fuori dal attenzione dei caulonesi sta cadendo in rovina sempre di più.

Inizio con un resoconto dello status quo già fotografato da Maria Campisi (all’epoca delega per il turismo) un anno fa durante una passeggiata insieme a mia moglie e me. La situazione invece è peggiorato:

  • Canaletti completamente intasati ed immediatamente da liberare dalla parte delle forze del comune!
  • Mancanza quasi completa delle pulizie delle vie del quartiere. Escrementi di animali mischiati con sabbia/terra ovunque che, portato in giro con il vento, viene un pericolo per la salute (occhi e vie respiratorie). Rifiuti da gran parte ingombranti soprattutto sulla strada lato Amusa che porta a Marina di Caulonia, dintorno al completo terreno del parcheggio vicino alla porta Sant’Antonio e sui gradini che portano al Carmine. Fino all’anno scorso l’amministrazione almeno prima del KTF ha tagliato l’erba sul parcheggio vicino alla porta Sant’Antonio ed ha nascosto una massa di rifiuti ingombranti scoprendoli con l’aiuto di una ruspa sotto una collina di terra al fianco del terreno. Quest’anno manco questo nascondino vergognoso, solo schifezze ben visibili in giro con anche un notevole aumento di calcinacci. Sembra che questo posto è proprio la voluta discarica del comune/amministrazione.

È questo il modo di accogliere i vostri ospiti? È questo il modo di servire gli abitanti rimasti? È questo il modo di fare attrattivo il e dare vita al nostro borgo?!

Chi tollera una tale inciviltà è colpevole come l‘incivile stesso perché da spazio ai copioni!

Non siamo la discarica del paese!!!

Per questo chiedo una rapida intervenzione dalla parte dell’amministrazione che ha da garantire un certo livello di servizi pubblici!

E se il comune non ha ne soldi ne personale per dare una pulizia regolare fino all’ultimo angolo del paese rimane almeno il dovere vostro di mostrare che non è ottuso completamente la vostra mente e chiedere l’aiuto degli abitanti. Non si può trovare volontari in ogni quartiere, disponibili a pulire regolarmente una parte del loro quartiere? Avete in mente la salute dei cittadini e che al turista piace scoprire anche l’ultimo angolo del paese (sporco)? Penso che un tale impegno sociale può essere anche interessante per le tante associazioni e le scuole di Caulonia. Che cosa può succedere se uno incomincia a pulire ho provato io qualche settimana fa: Pulendo insieme con mia moglie i vicoli vicino a casa mia, dal Carmine fino alla fontana rovinata vicino alla porta Sant’Antonio (lo facciamo ogni qual volta ch’è necessario), passava per caso uno di Torino con l‘intenzione di andare al mare. Ha subito dato una mano per quasi un mezz’ora anche se noi non l’abbiamo mai visto. Lavorare per il bene comune crea anche copioni (quelli buoni), contro la molto diffusa mentalità menefreghista che sta rovinando non solo il nostro quartiere.

E non dimenticare di ringraziare i volontari p. e. con una bella serata insieme. Rinforza il senso comune, la collaborazione delle associazioni e l’unità del paese.

Al momento in cui l’amministrazione si rende conto dei rifiuti in giro è necessario confrontare immediatamente il responsabile e eliminare subito i rifiuti e sia con le forze del comune!

E perché il lavoro pubblico costa sarebbe meglio di pensare come diminuire e vigilare tale inciviltà. Essere vigile e pronto ad intervenire è un dovere civico che vale per ogni abitante e soprattutto per il primo cittadino. Secondo me ci vuole una vigilanza digitale dei luoghi critici come il parcheggio sopra indicato con sanzioni contro l’abuso. Almeno ci vuole striscioni grandi in tutto il paese (anche fuori paese) con l’intestazione “Per favore tenete pulito l’ambiente!” Più importante comunque dare alternative all’abuso e avere a disposizione delle isole ecologiche (anche per i calcinacci in giro ovunque nell’ambiente caulonese) per dare agli abitanti la possibilità di portare l’ingombrante lì invece di chiedere in tempi di grande crisi 5€ al pezzo.

Per di più è il vostro dovere di trovare con estremo rigore quelli che non sono registrati con il Tari (tutti i proprietari non solo quelli residenti!) e di dare multe salate a quelli che con l’eterna furbizia e scuse fantasiose provano di evitare il loro dovere civico! Le chiedo anche che cosa è cambiato con la cifra „30 su 100“ che pagano il Tari dopo l’ordine del sindaco dal Ottobre del anno scorso e il suo preavviso di un ampio controllo.

  • Le vie con una pavimentazione rovinata per colpa dell’infiltrazione delle acque piovane hanno bisogno una pronta sistemazione per non peggiorare e danneggiare le case e la rupe, soprattutto la piccola piazzetta dietro la casa dei Campisi, dove si sta alzando il pavimento spaccato e i gradini in Via II Maietta che portano abitanti e turisti al Carmine, a parte abbassati e per questo troppo ripidi e mal percorribile. Mal percorribile come anche le vie con pavimentazione tipo „pietra della fiumara“. Là ci vuole almeno una livellazione del cemento eroso … sempre pensare ai disabili, famiglie con carrozzine, vecchie e ammalati e al fatto che una gran parte dei vicoli del nostro quartiere da più di 40 anni non ha visto nessun lavoro di manutenzione!
  • Ci sono tantissimi edifici in condizioni preoccupanti con grande pericolo innanzitutto per passanti che non conoscono il luogo e per bambini che giocano. Là i nostri vicini che vengono in estate non lasciano giocare i bambini fuori perché hanno paura che finiscono nel vuoto profondo della casa al fianco non assicurata. Importante di intervenire al più presto! Non trovate il proprietario? Non ci sono più scuse quando è in pericolo la vita delle persone!

Uguale che cosa combinate, alla fine è sempre la responsabilità vostra di vigilare il terreno, di garantire la sicurezza degli abitanti, di reagire subito in casi di emergenza e di rassicurare/ristrutturare la ruina dov’è necessario per il sostegno di altre case o demolirla creando p.e. nuove piazzette come luoghi ricreativi. Mi ricordo ancora bene le parole del assessore con la delega urbanistica durante il primo consiglio comunale: “… abbiamo già monitorato 90% dei problemi del paese …” e allora?!

  • Lo stato pericoloso della pavimentazione all’inizio della salita Sant’Antonio e la situazione vergognosa del parcheggio con mancanza di un accesso giusto per passanti.

Non è un luogo per disabili con la sedia di rotelle, ammalati, vecchie e famiglie con bambini e carrozzine. Dopo aver superato la salita ripida accidentata, pericolosa e rovinosa per macchine e persone, finiscono davanti ad un muro insuperabile. Che disprezzo intollerabile! Così l‘inclusione propagata con parole floride prima del festival KTF è degenerato in esclusione e discriminazione vissuta e la pretesa d’essere al livello internazionale svanita nel nulla! Questo posto è l’unica entrata del centro storico con un parcheggio e così la più importante. Invece arrivare là significa d’essere finito in un vero deserto di servizi, come ho spiegato sopra. L’anno scorso là sul luogo abbiamo incontrati due turisti olandesi. Spaventati dello stato vergognoso del parcheggio e perché non hanno trovato pannelli con indicazioni turistici (bar – anche se non c’è un bar attrattivo! -, punti storici, ristoranti, ecc.) hanno deciso di andare a Roccella che prima hanno passato venendo da Gerace. A questo punto propongo questo che Lei trova documentato nella mia lettera aperta dal ottobre 2022, proposte realizzabili per creare posti di lavoro, denaro per le casse vuote del comune e benessere per i cittadini! Niente più da raggiungere.

  • La fontana rotta da anni all’inizio dei gradini che portano al Carmine, subito da sistemare!
  • La situazione sul Carmine al livello della casa di Giuliana Ciminio (buon anima). Là su uno spazio di pochi metri quadrati, rimasto dopo il crollo della rupe, spesso (soprattutto nel periodo estivo) stanno parcheggiando fra sei e otto macchine con un peso vicino 10 tonnellate, tutto su questo posticino molto fragile! Succede spesso soprattutto durante il periodo estivo che nessuno può più entrare p.e. per scaricare la spesa pesante. Là si deve intervenire subito. Per la sicurezza del luogo, secondo me, l‘unico compromesso può essere di lasciare agli abitanti soltanto la possibilità di parcheggiare su due posti ben marcati in bianco e il resto del terreno soltanto per scaricare la macchina. Tutt’altro da proibire con urgenza! Una logica che secondo me vale anche per tutto il Centro Storico e soprattutto per le piazze come ho spiegato nella mia lettera dell’anno scorso. Tutto da realizzare contro l’egoismo di quelli che reclamano un parcheggi comodi. Sono spesso le stesse persone che per comodità e mancanza di movimento hanno problemi con la salute. Hanno probabilmente perso la memoria come i loro vecchi hanno ricevuti un età di quasi 90 anni e anche di più. Al disabile il suo parcheggio! Per il resto vale: bilanciando il bene comune e l’interesse privato ha sempre la priorità il bene comune!

Lo stato della strada sterrata al di sotto della piazza crollata del Carmine in zona “Parma”.

Là con un po’ di buona volontà e creatività potrebbe iniziare una via bellissima tutt’intorno della rupe del Centro Storico con panorami unici, per tutti i caulonesi e turisti amati in lunghe passeggiate e per la salute e il relax. Invece è un luogo senza anima, con edifici problematici magari abusivi, rifiuti in giro, una casa abbandonata vicino alla porta Amusa (la stessa in un stato di crollo continuo) dove sempre brucia qualcosa e dove cani pastori strani attaccano anche passanti … l’anarchia nella forma peggiore fuori vista delle forze d’ordine!

2. Vedendo il crollo strutturale a Caulonia Centro dove 25 anni di KTF non hanno portato un sviluppo sostenibile mi chiedo che esiste un piano strutturale per risolvere i problemi e per la riqualificazione del nostro quartiere e di tutto il Centro Storico o che un borgo secondo Lei ha la funzione di un arancio che si spreme finché non esce succo, come succede ogni anno per alcune settimane in agosto?

Integrando ciò che ho spiegato nel punto 1. vedo:

  • discariche abusive con al lato Amusa (strada per Marina) rifiuti sulla corsia,
  • strade rovinate, soprattutto quelli che portano alle frazione e a Marina (lato Allaro e Amusa!). Qualcuno mi può spiegare perché nessuno è in grado di costringere la dita „Abitare & Costruire“ di togliere la traccia di cemento pericolosa nella curva al livello del loro terreno?! L‘hanno lasciato loro anni fa quando hanno iniziato a costruire! Qualcuno che può spiegare lo scopo dei tantissimi buchi enormi e pericolosi per colpa di coperture troppo basse (mancanza di anelli di distanza!) delle fognature stradale?! Qualcuno che può spiegare perché non vengono riparato almeno le parte più pericolose (buchi e bernoccoli enormi) di queste strade?! Qualcuno che può spiegare perché nessuno libera il sistema drenaggio delle strade completamente ricoperto con vegetazione che sta provocando notevoli danni?!
  • il sottopasso che porta al lungomare pericoloso per passanti soprattutto bambini e disabili,
  • l’erosione drammatica della costiera,
  • la canalizzazione insufficiente,
  • lo spreco idrico,
  • la mancanza di parcheggi moderni,
  • il rovino del patrimonio (innanzitutto l’antica bevanda vicino all’incrocio per San Nicola, il crollo della cosi detta „rupe Maietta“ con l’antico teatro e la chiesa del Carmine / la porta d’Amusa in pericolo di crollare,
  • il castello (usato privato invece pubblico) con il „fungo“, l’emblema assolutamente brutto di Caulonia,
  • la mancanza di impulsi per un ripopolamento del Centro Storico,
  • le piazze abbandonate (in gran parte anche la Botari) e a Caulonia Centro abusate come parcheggi,
  • le case abusivi sfigurando l’aspetto del paese,
  • ecc.

Di sicuro problemi non tutti da risolvere in una legislatura ma solo con un piano a lungo termine e con progetti seri che fanno parte di una politica continua e decisa e che implicano un’amministrazione all’altezza dei problemi.

Aggiungo la domanda che a Caulonia esiste un sistema aiuti strutturali e finanziari soprattutto per progetti giovani (starter) – soffrono in modo particolare dalla burocrazia enorme – e per il settore gastronomia (balneare), per rinforzare l’intero settore economico e del lavoro e certo anche contro le casse vuote del comune e per un aumento del periodo estivo? Ci sono sforzi effettivi per portare avanti le proprie risorse del paese come p.e. migliorare la collaborazione sul settore agricolo (produzione biologica/genuina) con effetti positivi per il commercio comunale, regionale e internazionale? Non vedo neanche nel Centro Storico in giro negozi con prodotti paesani (dalla verdura genuina/biologica fino al artigianale), quel Centro Storico non attrattivo ne per il settore B&B ne per gli abitanti che, secondo le mie informazioni, ancora sono più di 1000 e non come spesso sentito „quattro vecchie“. Solo chi conosce bene gli intervalli degli venditori ambulanti può risparmiare la lunga via a Marina. Vedo l’alta qualità del alimento ma solo piccole iniziative spesso poco conosciute (soprattutto fuori di Caulonia), proprio nascoste (anche sul mercato digitale) e mal raggiungibile e per questo meno effettive. Sarebbe una grande sfida „il borgo genuino“ con negozi e mercati con prodotti caulonesi conosciuti oltre i confini di Caulonia e con locali e piazze per incontrarsi, rilassarsi e divertirsi insomma per ricaricare le batterie e sentirsi davvero a casa. Sarebbe la rianimazione della vita pubblica per il Centro Storico e tutta Caulonia con possibilità per famiglie e soprattutto per giovani (completamente dimenticati!) e il loro tempo libero. Tutto questo vuole un forte spinto dalla parte della politica con un piano di ripopolamento (esiste?) del Centro Storico, perché solo un borgo vivente può essere un borgo con un futuro piacevole, in grado di curare il suo enorme valore storico. Conosco alcuni interessati che per mancanza di servizi e sostegno amministrativo e non solo per la comodità profana hanno preferito di andare via ovunque.

Sarebbe anche un passo avanti capire il settore della gestione e commercializzazione dei rifiuti come una risorsa per creare posti di lavoro a Caulonia, un paese con probabilmente il più grande territorio della Locride.

È ora di riconoscere finalmente l’ampiezza di Caulonia come una sfida, come un tesoro e non solo, come un peso (spesso sentito in giro)!

3. Cosa sta facendo l’amministrazione contro i tanti lavori pubblici mal realizzati e poco sostenibili (strade, edifici pubblici, rupe Maietta, lungomare, ecc.)?

È triste vedere come in continuazione progetti di classe vengono mangiato e digerito dal mostro della burocrazia e della mala amministrazione e come una troppo gran parte di ciò che esce è merda. Un mostro tollerato ed imbeccato da una classe di politici narcisistici che fa parte del sistema rovinoso e che segherà mai il ramo su cui siede. È triste vedere come Caulonia sia superata ancora e ancora dai suoi problemi.

4. Che cosa significa rendere possibile una partecipazione politica seria propagata dalla parte sua?

Ho più spesso l’impressione che voi della giunta pensate che tutti questi eventi culturali soprattutto nel periodo estivo, rappresentano già un’ampia partecipazione. Invece è solo una piccola parte della stessa con l’effetto di distrarre un po’ il cittadino impaziente.

Rendere possibile una vera partecipazione necessaria per lo sviluppo di un paese retrogrado come Caulonia invece significa ben altro. Significa proprio questo che ho trovato in una citazione sua dal 19. Agosto 2023 verso Ciavula: “Guardiamo avanti con un nuovo spirito di collaborazione”.

Vedendo però soltanto il sito ufficiale internet del nostro comune mi vengono dubbi sulla serietà delle sue parole. Questo sito che deve essere il fiore all’occhiello di Caulonia assolutamente non riflette la pretesa d’essere una giunta giovane e comunicativa con un nuovo spirito di collaborazione! Non è ne piacevole ne intuitivo. Sentiamo spesso dalla parte giovane della giunta (soprattutto durante il KTF) quanto è progressista ed a livello internazionale il loro paese ma il sito internet riflette una tutt’altra realtà:

Là in prima vista sulla homepage si trova ne un banner con i luoghi attuali di tutti gli uffici, con i dati di contatto (non solo telefono ma anche email ch’è la forma più trasparente e tracciabile!) di tutti i responsabili e con una breve spiegazione del loro servizio, ne un banner con una lista delle dite con capacità regionale e internazionale e con i link per scoprire i loro prodotti e partner di contribuzione e neanche un banner con tutti i progetti del comune e il loro stato attuale. C’è solo caos digitale e poco trasparenza su quel sito antiquato. Tutto questo rifletta la vita reale dove tutto è nascosto e nessuno trova niente … in questo paese senza municipio e senza voglia d‘organizzarsi in modo rispettoso e civile davanti ai bisogni del cittadino. Vedendo questi bisogni manca soprattutto un banner subito ben visibile sulla homepage per dare al cittadino la possibilità di segnalare qualunque urgenza urbanistica, un banner sempre vigilata dalla parte dell’amministrazione, pronta ad inoltrarle al ufficio/amministratore pertinente per intervenire subito.

La mancanza più grande però è quella di una comunicazione adatta ai propri problemi dei cittadini. In questo paese dove regge una frustrazione politica enorme e un egoismo e menefreghismo rovinoso si deve subito trovare un modo per incontrarsi e parlare regolarmente con e dare un ventilo al cittadino per iniziare a trasformare la sua frustrazione in attività per il bene comune. Il cittadino ha il diritto di criticare e di comunicare il suo bisogno e il dovere di sostenere la politica con le sue idee. Questo in un paese piccolo come Caulonia deve capitare più spesso possibile faccia a faccia. Di conseguenza gli abitanti hanno il diritto di sapere dove sono finiti le loro critiche e idee ed hanno anche il diritto di sapere perché qualcosa non va avanti. Tutto questo protocollato e pure comunicato regolarmente faccia a faccia per garantire un dialogo continuo al livello alto e con informazioni affidabile e innanzitutto per garantire la vera e non la finta trasparenza politica!

Una tale forma di una comunicazione regolare che deve avere luogo in ogni quartiere (soprattutto in questi più bisognosi) di Caulonia è degno d’essere chiamata “partecipazione“.

So che non è facile di andare nella tana del lupo. Ma è proprio là dove inizia la scala verso la vera partecipazione democratica e la vera crescita di un paese contro la sentita crescita continua dell’indifferenza e del odio. Adesso vi chiedo di riflettere dove voi su questa scala siete arrivati e come può aiutare un evento pubblico per iniziare un progetto paese per gli prossimi decenni soprattutto con la partecipazione dei giovani (e quelli mentalmente rimasti giovane) e per il loro futuro. Stanno ancora andando via o perdono la testa terrorizzando e vandalizzando la vita pubblica del paese perché quasi nessuno s‘interessa di loro e ascolta i loro bisogni e desideri.

Nel Consiglio Comunale la “Consulta Giovanile” di Caulonia non ha manco una voce diretta ma viene rappresentata nel modo insufficiente da uno/a di voi, un’altra contraddizione intollerabile dalla parte della sua “giovane giunta”.

Una contraddizione pero che secondo me si fonda su questo che io ancora troppo spesso sento in giro: l’intenzione di “sistemare“ i figli (che termine dispregiativo per un giovane che vuole trovare la sua propria strada!) secondo la volontà di una classe di genitori fuori tempo di cui fanno parte anche i cosi chiamati “genitori elicottero”. Là come anche nelle tante famiglie sopraffatti dai problemi con le sue figli o completamente disinteressati di loro si trova la stessa incapacità di rispettare, ascoltare, dialogare e collaborare che troviamo nella politica.

Tutto ha il suo inizio, la frustrazione, il vandalismo, il terrore notturno sulle strade di Caulonia insomma la perdita continua di valori sociali al favore dell’indifferenza, del egoismo e del odio che un giorno non permette più di fare crescere una classe dirigente responsabile. Dobbiamo davvero provare di capire dov’è la culla del problema e dov’è l’uscita. Un processo dove il catalizzatore può essere la vera partecipazione.

Un politico deve essere consapevole da dove viene, deve conoscere i problemi del suo popolo e deve andare avanti come buon esempio.

5. Oltre le mie, quali sono le sue visioni e quelli della sua giunta/amministrazione per un Caulonia unica magari a gran parte unita e produttiva nella Locride, riguardando innanzitutto la cifra ancora troppo alta del calo demografico e la pretesa della giunta d’essere un borgo/paese al livello internazionale (spesso sentito durante il KTF)?

A questo punto mi viene in mente la sua citazione verso Ciavula dal 18. Settembre 2023: „È nostro dovere quello di continuare a promuovere in ambito sociale e culturale l’inclusività, contro ogni forma di discriminazione e violenza per motivi legati alla propria identità di genere. Facciamo nostri i principi di vera uguaglianza, fraternità, libertà e democrazia.“

Parole pesante che dalla parte sua ormai siamo abituati e che in me svegliano sempre di più resistenza. Da Lei e la sua giunta sentiamo spesso quasi stereotipo parlando di un sviluppo sociale e culturale ma sentiamo poco di quello strutturale. Dove l’esclusione di un intero quartiere come l’antica „Giudecca“ è quotidianità, e dove – notando lo splendore della „Piazza Nuova“ (probabilmente diventerà mai la „Piazza della Concordia“) e il degrado dello „Spirune“ e del „Carmine“ – ancora regge il „susu“ e „jusu“, non c’è ne uguaglianza ne fraternità! Dove lo stato delle vie, strade e marciapiedi sta bloccando i movimenti degli disabili, degli anziani e delle famiglie con bambini non c’è ne inclusività ne libertà ma discriminazione (è un passo avanti ma non basta l’accesso per disabili sulla spiaggia per fare il bagno)! E dove la partecipazione politica rimane solo propaganda elettorale non c’è democrazia!

La cultura e la vita sociale hanno bisogno di una casa sana che ci è stato recentemente spiegato in modo impressionante dalla Professoressa Maria Teresa Ianelli in occasione dell’evento „Le giornate per la vita / 2023“, con riferimento al 150. anniversario di Francesco Genovese, alla sua vita esemplare e all’opera di questo grande intellettuale e medico antimalarico caulonese con un approccio olistico e un senso per la complessità della salute umana esemplare!

Occuparsi di una casa sana include anche dare nuova linfa a creare spazi per ogni età e gusto e non solo per uomini che giocano le carte facendo capire a tutto l’ambiente con urli animali che questo terreno appartiene a loro.

Ma Lei non sembra nemmeno essere in grado di ristrutturare la „sua casa“:

Siamo probabilmente l’unico paese nella Locride senza „casa“, senza municipio! Ciò che si rivela a Caulonia ogni giorno è un minimalismo politico dove l’uno distrugge il lavoro dell’altro e che ad un vero democratico fa solo pietà ma che purtroppo fa parte di una società pericolosamente vicino all’autodistruzione, ne pronto ne capace d’imparare dagli sbagli del passato ma contento e a parte forzato (per mancanza di continuità del lavoro, del guadagno, dei servizi … della politica!) di vivere una vita da un giorno all’altro dove mai cambia nulla, dove la onnipresente festa delle belle parole serve soltanto come tranquillante per i frustrati e dove visioni vengono solo derise … assolutamente da riflettere!

So che questo descritto dalla parte mia sono solo le problematiche del paese che vedo io con gli occhi di un abitante temporaneo „da un altro pianeta“, uno però che ama tanto questo paese particolare. Ma sono problemi reali che ne noi ne i residenti devono più vivere! Riflettendo che tutto questo è solo una parte del quadro generale del nostro paese in condizioni difficilissimi (ho solo accennato i settori formazione e sanitaria) mi chiedo quando finalmente maturerà la consapevolezza che in un paese cosi piccolo come Caulonia l’unico modo di confrontare e portare a una soluzione i problemi è di unire tutte le forze politiche e cercare solidarietà con i cittadini. E, ripeto, sicuro non basta una legislatura per tutto questo.

Caulonia ha bisogno di una politica continua non distruttiva come la sua uscente e come quella che io, con pochissimi eccezioni dalla regola, vedo da più di 40 anni. Secondo me Caulonia con urgenza ha bisogno di un progetto paese che dura i tempi, obbligante per ogni seguente giunta.

Risolvere problemi, come quelli della così detta “Rupe Maietta”, richiede innanzitutto un ampio consenso politico, che a mio parere Lei non è disposto e non era mai stato disposto a creare. Una situazione con conseguenze tragiche per la vita delle persone che Lei rappresenta e per il cui benessere anche Lei ha una notevole responsabilità.

Terminando mia lettera cosa devo augurare a Lei, un sindaco da cui gli alleati stanno scappando?

Le auguro lungimiranza e il coraggio di terminare questo stato vergognoso.

Spero che in Lei matura la convinzione di fare al più presto parte di o spazio per un vero cambiamento, guidato da nuovi leader (politici) sinceri, socievoli, capaci, appassionati, coraggiosi e decisi con al loro fianco amministratori in grado di vedere e portare avanti il potenziale del loro e nostro amato paese.

Le auguro anche di iniziare subito (non abbiamo più tempo da perdere … Caulonia non ha più tempo da perdere!) a salvare ciò che può essere salvato.

E così, prima di denunciare certi condizioni a causa di un pericolo pubblico e convinto che Lei ed i resti della sua giunta non hanno un forte legame con il nostro quartiere, aspetto con urgenza la sua proposta per un incontro faccia a faccia a casa mia (per mancanza di “casa sua”!) con una piccola delegazione di specialisti dalla parte della sua amministrazione per fare una passeggiata lavorativa nel nostro quartiere e per approfondire lo scritto sul luogo.

La prego di portare prove scritte per verificare lo stato di lavoro sulla rupe dalla chiesa del Carmine fino alla chiesa del Rosario (anche questa in pericolo di crollare!).

Bisogno anche capire che a me non interessa il chiacchierone del giorno annunciando da mesi “l’inizio del lavoro” ma la realizzazione finale del progetto.

Assicuro che non molliamo mai di difendere e curare il posto che amiamo e dove viviamo con orgoglio e con il massimo rispetto davanti al suo patrimonio storico (ebraico) con un grande e eterno significato per il nostro futuro. E cosi, servendo tutta Caulonia, chiedo con voce alta da Lei come dall’intera classe politica di Caulonia un subito cambiamento di direzione verso una politica continua e adatta ai cittadini!!!

Alla fine le faccio ricordare che sul luogo che a Caulonia è definito con il termine derogatoria magari spregiativo “Rupe Maietta“ stanno vivendo persone (!) e sta operando e vigilando anche l‘Arciconfraternita dell’Immacolata di chi la nostra famiglia fa parte.

Vuole essere una nota confortante per Lei che una gran parte delle mie critiche e approcci alla soluzione non valgono solo per Lei e i membri della sua giunta ma anche per quelli di ogni giunta successiva e per tanti precedenti.

Con i migliori auguri,

Werner Wies

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