Focà di Caulonia: la Caritas sostiene le famiglie bisognose. L’intervista a Don Renato Carè

Focà di Caulonia: la Caritas sostiene le famiglie bisognose. L’intervista a Don Renato Carè

Innanzitutto, grazie per questa possibilità di far conoscere ai vostri lettori un’attività di carattere pastorale-caritativo che la Chiesa locale svolge nel territorio del Comune di Caulonia. In un tempo in cui le povertà sono in aumento a causa delle difficoltà contingenti che affliggono la nostro terra, la Chiesa si pone come sentinella e come faro di speranza, cercando di dare sollievo a chi bussa alle sue porte. Il messaggio del santo padre Francesco per la Giornata mondiale dei poveri, che abbiamo celebrato domenica 19 novembre, ci ricorda di «Non distogliere lo sguardo dal povero» (Tb 4,7).

Può descriverci l’iniziativa che la parrocchia sta portando avanti?

Nel mese di giugno di quest’anno, da un incontro tra il Clero di Caulonia e il nostro Vescovo, monsignor Francesco Oliva, è maturata la decisione di istituire la Caritas interparrocchiale grazie alla disponibilità di tutti i partecipanti a quell’incontro. Da alcuni anni sul nostro territorio mancava una struttura stabile, per assistere i più bisognosi, ma certamente non mancavano le occasioni di carità. Così è stata individuata la sede a Focà, nella Parrocchia “Santa Famiglia”, che ha messo a disposizione alcuni locali da utilizzare per l’ascolto e per l’aiuto. Ascolto e aiuto che è possibile garantire grazie alla sensibilità di un piccolo gruppo di volontari.

Quante famiglie sono state già raggiunte e quante prevedete di riuscire ad aiutare anche in vista del prossimo Natale?

La Caritas, per aiutare le famiglie in difficolta usa i prodotti forniti dall’Agea per conto del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, questo significa che ci sono una serie di adempimenti da fare da parte della Caritas e degli indigenti che richiedo aiuto.

Ma venendo alla domanda specifica, attualmente sosteniamo 42 nuclei familiari raggiungendo circa 100 persone. In vista del Natale non abbiamo organizzato alcuna iniziativa particolare, cercheremo soltanto di essere il più possibile vicini e sensibili ai bisogni delle famiglie.

Quali saranno le prossime distribuzioni e fino a quando crede sarà portata avanti questa iniziativa di solidarietà?

Per il mese di dicembre sono previste due aperture, venerdì 15 e 22 dalle ore 16,30 in poi. Possono sembrare pochi due giorni al mese, ma il numero dei volontari per il momento non rende fattibile l’apertura settimanale.

Fino a quando continuerà questa iniziativa? Gesù dice: “i poveri li avrete sempre con voi”, mi verrebbe da dire finché non ci saranno più poveri o fino a quando le nostre forze verranno meno.

Avete altri progetti?

Il sogno nel cassetto è aprire la mensa festiva nei locali dell’ex asilo parrocchiale di Focà, da qualche anno ristrutturato e ancora non consegnato all’utilizzo della comunità ecclesiale di Caulonia. Per concludere vorrei aggiungere una cosa molto importante: all’inizio di questa chiacchierata ho parlato non a caso di povertà al plurale. La povertà non è soltanto la mancanza di cibo e di beni essenziali, ci sono tante forme di povertà; spesso la povertà include disagi che riguardano problemi esistenziali, conflitti interiori e conflitti familiari e a tanti altri problemi come le disabilità, l’emarginazione, l’alcolismo, le dipendenze da droghe o dal gioco, ed altre ancora. Ecco allora l’importanza dell’ascolto: avere qualcuno che sappia ascoltare ed indicare una strada di speranza, rappresenta un grande gesto di carità.

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