Ricercato a Seveso, si era rifugiato nel crotonese da alcuni familiari: finisce in carcere un sessantenne

Ricercato a Seveso, si era rifugiato nel crotonese da alcuni familiari: finisce in carcere un sessantenne

La riparazione di un’autovettura incidentata, e la necessità di rispettare le tempistiche previste per le operazioni peritali. Queste, secondo la ricostruzione operata dai Carabinieri della Compagnia di Seregno (MB), le ragioni di una brutale aggressione nei confronti di un carrozziere di Seveso, e dell’esplosione, in quel contesto, di un colpo d’arma da fuoco. Da giugno scorso, però, quando il GIP presso il Tribunale di Monza ha emesso a suo carico un provvedimento di cattura per i reati di tentata estorsione aggravata e porto abusivo di armi, il pregiudicato di origini siciliane gravemente indiziato del delitto ha fatto perdere ogni traccia.

Dopo numerose e continue ricerche in provincia di Monza Brianza, poi, nei mesi estivi, un’acquisizione utile per l’individuazione di possibili fiancheggiatori: alcuni parenti residenti nel comune di Strongoli, in provincia di Crotone. Da qui, l’avvio della collaborazione con la Compagnia di Cirò Marina, e degli incessanti servizi di osservazione che, nei giorni scorsi, hanno portato alla localizzazione e all’arresto del catturando. Per l’arrestato si sono quindi aperte le porte del carcere di Crotone.

Ufficio Stampa Comando Provinciale CC Crotone

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