A Caulonia Sit-In contro il genocidio del popolo palestinese

A Caulonia Sit-In contro il genocidio del popolo palestinese

Fermiamo il genocidio contro il popolo palestinese! Cessate il fuoco subito!
Sit-In giorno 3 gennaio 2024 ore 18:00 in piazza Bottari, Caulonia Marina.
Anche in queste giornate di festività continua in Palestina il genocidio del popolo palestinese. A Gaza e in Cisgiordania, i bombardamenti e i massacri non cessano e in modo indiscriminato vengono colpiti civili, chiese, moschee, ospedali, ogni metro quadrato di territorio densamente popolato e trasformato, negli ultimi anni, in un lager a cielo aperto.

Di fronte a questo massacro occorre che tutti noi facciamo la nostra parte e una mobilitazione straordinaria per condannare non solo quello che sta avvenendo negli ultimi mesi, ma anche la politica d’occupazione coloniale in Palestina, che dal 1948 caratterizza le azioni dei governi di Israele e che ha generato solo odio e guerra.

In 75 anni abbiamo assistito, spesso nel silenzio, alla Nakba, all’espulsione di centinaia di migliaia di persone dalle proprie case, all’occupazione del 1967 di ulteriori territori, alla costruzione di un regime di apartheid che oggi ha tolto la quasi totalità delle terre agli abitanti palestinesi.

I tentativi di opporsi all’occupazione, le diverse Intifade, la crescita di un conflitto perennemente asimmetrico, vengono affrontati da Israele, ormai pervaso dal fondamentalismo religioso, con un progetto di pulizia etnica.

Più di 20.000 palestinesi uccisi dal 7 ottobre, di cui 10.000 bambini. Non è una guerra alla pari, Israele sta compiendo un genocidio. A dirlo è anche l’Onu che ha descritto la situazione a Gaza come “apocalittica”, perché non c’è più nessun posto sicuro dove scappare. Occorre rilanciare un’azione congiunta, dal basso, che ponga anche all’interno del sistema istituzionale e mediatico, italiano ed europeo alcune parole d’ordine e richieste chiare.

Chiediamo la fine del genocidio in corso e il cessate il fuoco immediato.
Cessate il fuoco richiesto da una risoluzione votata dalla maggior parte dei membri del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite e bloccato per l’unico veto degli Stati Uniti d’America, complici della situazione in corso, e riconfermato dal voto nell’Assemblea generale, con l’eccezione di pochi paesi e la vergognosa astensione del Governo italiano.

Con la partecipazione italiana all’operazione internazionale, guidata dagli Stati Uniti, nel Mar Rosso, insieme ad altri otto paesi mirata ad impedire attacchi a mercantili, colpiti da azioni militari dallo Yemen in solidarietà con il popolo palestinese e di Gaza, il nostro paese entra, ufficialmente, in un’operazione di guerra contro le forze yemenite che agiscono in reazione a quanto accade in questo momento a Gaza. Esse hanno già dichiarato che proseguiranno i propri attacchi. È probabile, dunque, che possiamo essere direttamente coinvolti in azioni ostili contro forze alleate con la Palestina.

È una scelta grave ed avventuristica del nostro Governo, che, peraltro, si è sempre contraddistinto, negli scenari internazionali, per una sudditanza imbarazzante rispetto alle politiche imperiali statunitensi.
Denunciamo le gravi responsabilità della UE ed in particolare quelle della Presidente della Commissione Europea Ursula Von Der Leyen, di cui abbiamo chiediamo le dimissioni, nel non seguire nemmeno le indicazioni del segretario generale dell’Onu Guterres.

Chiediamo l’avvio di un percorso di pace che deve prevedere la nascita di uno Stato di Palestina, lo sgombero degli insediamenti illegali, il rispetto delle risoluzioni ONU e l’avvio di trattative in cui non siano arbitri Usa e NATO, ma in cui possano intervenire tutti gli Stati interessati.

Quello che occorre è una pace fondata sulla giustizia. E sotto occupazione non c’è né pace né giustizia.

Comitato cauloniese per la Palestina

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