Il PD di Reggio Calabria contro la strumentalizzazione della nuova strada Gallico – Gambarie

Il PD di Reggio Calabria contro la strumentalizzazione della nuova strada Gallico – Gambarie

Dopo le polemiche sulla strada a scorrimento veloce, il Partito Democratico chiarisce la propria posizione definendo il percorso storico che ha consentito l’avvio dell’ultimo tratto e la sua imminente ultimazione. “Nessuno rivendichi primogeniture, il completamento sarà una vittoria di tutti. Semmai ci si interroghi sui ritardi decennali” «La Gallico-Gambarie è un’opera strategica, rivoluzionaria per l’intero territorio reggino, formidabile per la capacità di accorciare i tempi di percorrenza dal litorale al paesaggio aspromontano. Il suo completamento sarà una vittoria di tutti e per tutti. E’ un’indecenza avallare o presumere primogeniture sulla sua realizzazione. Piuttosto, si facciano i conti con gli storici ritardi che hanno sempre rinviato, anno dopo anno, il suo completamento. E che oggi potrebbero finalmente lasciare il passo alla storica apertura della strada, con una vittoria che è anzitutto del territorio, fuori da qualsiasi genere di rivendicazione».

E’ quanto afferma in una nota la Federazione metropolitana del Partito Democratico di Reggio Calabria sottolineando il valore del recente sopralluogo in cantiere del sindaco Giuseppe Falcomatà, e che è servito «non certo ad affermare i propri meriti, ma semplicemente a notiziare i cittadini rispetto ai tempi di ultimazione della strada a scorrimento veloce». «Un’attività di rendiconto da parte del sindaco e degli amministratori che risulta quindi doverosa rispetto al valore di servizio dei nostri rappresentanti politici in seno alle istituzioni – lo si legge nella nota del Pd – soprattutto in considerazione del fatto che le grandi infrastrutture sono concepite per unire le comunità, non certo per dividerle. Renderle partecipi dei cambiamenti dei loro territori, non fa altro che fidelizzare il rapporto fra cittadini e istituzioni e rendere la comunità partecipe dei risultati e della programmazione in atto». Per questo motivo, il Pd si dice «fortemente critico rispetto al tentativo del deputato Francesco Cannizzaro di voler strumentalizzare l’azione del sindaco e degli altri amministratori che, rappresentando democraticamente l’Ente metropolitano, hanno voluto fare il punto sullo stato dell’arte del cantiere più importante, in termini di investimento e lavoro, della Città Metropolitana. Non si tratta del primo, peraltro, e certamente non sarà l’ultimo sopralluogo che gli Amministratori metropolitani faranno su quel cantiere, cosi come avviene giornalmente su centinaia di interventi che seguiamo in maniera attiva, sia in città che sull’intero territorio metropolitano».

«E’ davvero puerile – commenta ancora il Pd – l’atteggiamento di chi vuole, a tutti i costi, autocelebrare il proprio ruolo rispetto ad attività che nulla hanno a che fare col proprio mandato. Piuttosto che rivendicare meriti o primogeniture, Cannizzaro farebbe bene ad interrogarsi sul perché ci siano voluti quasi 30 anni per completare un’opera così importante. Rifletta sull’azione dei Governi che si sono succeduti, analizzi i fatti per ciò che sono stati realmente, ricordi che il futuro si costruisce tenendo a mente il passato». «La memoria – ha continuato – va coltivata con esercizio e fatica. Ricordo, infatti, che fu il governo di centrosinistra a stanziare 108 milioni di euro suddivisi in 3 annualità, due delle quali ritirate dal successivo Governo Berlusconi e dall’allora ministro Tremonti. Preso atto delle difficoltà, l’allora Presidente della Provincia Giuseppe Morabito chiese e ottenne, dalla giunta regionale del Governatore Loiero, lo stanziamento di 51 milioni di euro da attingere ai fondi Por e Fas, aggiungendone ulteriori 16 milioni per riuscire ad assegnare, finalmente, l’appalto integrato. Finanziamenti, successivamente, rimessi nel congelatore dal nuovo esecutivo regionale di centrodestra, uscito vincente dalle elezioni del 2010, per verificare la salute dei conti regionali e, eventualmente, riparametrare alcuni indirizzi riguardanti i fondi Por e Fers. Ci sono poi voluti altri anni e altri esecutivi, di centrosinistra e centrodestra, per riuscire a vedere, una volta per tutte, cantierizzato e finalmente quasi ultimato anche l’ultimo lotto della Gallico-Gambarie. Nessuno quindi può chiamarsi fuori da queste vicende, nè alcuno può rivendicare paternità e proporre alcun tipo di appartenenza territoriale».

«Chiaro come il sole dunque – ha proseguito il Pd – che nessuno può accaparrarsi il merito per la realizzazione di un’opera che aspetta d’essere realizzata da quasi un trentennio. La Provincia, oggi Città Metropolitana, ha costantemente tenuto sotto esame e stimolato gli organismi direttamente superiori a non recedere dall’idea di voler realizzare un’opera da sempre ritenuta strategica ed essenziale. Si è fatto, in parole povere, quello che avrebbe dovuto fare qualsiasi amministrazione che ha a cuore lo sviluppo delle proprie comunità, a prescindere dal colore politico di appartenenza». «Ci auguriamo – conclude la nota del Pd – che questo breve excursus storico posso servire a far riflettere l’esponente di Forza Italia. Cannizzaro, infatti, dovrebbe avere un approccio meno ideologico rispetto alla realizzazione di infrastrutture così fondamentali per le nostre comunità. La Gallico-Gambarie è solo per le comunità e per nessun altro. Lo dovrebbe comprendere anche il deputato che dovrebbe essere felice del fatto che i lavori stiano proseguendo senza particolari intoppi, per come puntualmente ed opportunamente documentato dal sindaco Giuseppe Falcomatà».

PARTITO DEMOCRATICO REGGIO CALABRIA 

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