PD: ”L’autonomia differenziata danneggia la Calabria”

PD: ”L’autonomia differenziata danneggia la Calabria”

L’attuale impegno politico economico del governo nazionale nei confronti del Sud, della Calabria e della nostra città, si rivela assente se non addirittura negativo con riferimento, in particolare, all’avvio della cosiddetta autonomia differenziata.
In questo panorama, il Governo di centro destra della Regione Calabria nulla o poco fa nei confronti della nostra città o per schierarsi apertamente contro il disegno dell’autonomia differenziata che rischia di portare la nostra Regione e la nostra città sempre più lontana dal resto del Paese e dell’Europa.
Infatti, il provvedimento approvato al Senato non affronta minimamente i problemi strutturali del Mezzogiorno, dal centro destra solo slogan, da ultimo quello della Presidente del Consiglio che a Catania ha raccontato di volere un Sud che non viva più di sussidi.
Se davvero la Premier fosse realmente interessata a problemi del Sud avrebbe fatto firmare a tutte le Regioni meridionali il piano di coesione nazionale, invece di utilizzare biechi giochi politici di parte, per cui le Regioni amiche forse lo firmeranno e le altre possono aspettare.

Non è cosi che si affrontano le diseguaglianze e le ingiustizie sociali o si realizzano i servizi sanitari essenziali che nella nostra Regione sono troppe volte negati e non garantiti.
Un dato per tutti: oggi lo Stato investe per un cittadino del Nord circa 19.000 euro l’anno e per uno del Mezzogiorno circa 13.500 euro.
Ed invece di agire con politiche economiche nazionali e regionali, che possono incidere sullo sviluppo, il Governo di centrodestra ha aumentato la precarietà, con i contratti a termine e i voucher.
E che dire della malsana idea di fare una ZES unica per tutto il sud, al posto delle 8 esistenti (Gioia Tauro compresa)! Un classico esempio di centralizzare e quindi mettere sotto il comando romano le scelte e gli aiuti per i territori. Una decisione che, invece di semplificare e garantire efficienza e rapidità, aggraverà i ritardi nel rilascio di qualsivoglia autorizzazione commerciale.
Il governo Meloni ha deciso di allargare il perimetro delle attuali ZES di ben 500 volte senza, però, implementare i fondi ed ha posto un limite minimo di € 200.000,00 per gli investimenti, cosa che, sicuramente, penalizzerà il nostro tessuto produttivo che sappiamo tutti essere formato da piccole medie imprese.

E le stesse criticità da noi segnalate riguardo alla ZES unica ed all’autonomia differenziata, sono state anche rilevate dal Presidente di Unindustria Calabria.
Una vera e proprio presa in giro, senza che ci sia stata la benchè minima indignazione o reazione del governatore della Calabria !!!
Il Presidente Occhiuto vuole forse farci intendere che la nostra Regione e la provincia di Reggio Calabria avranno maggiori benefici rispetto al resto del Sud? No, non sarà cosi, ancora una volta saremo il sud del Sud!
Il governo Meloni ha fatto lo stesso sia con il PNRR che con il fondo per lo sviluppo e la coesione, ovvero ne ha centralizzato il controllo, per cui ci saranno sempre più vincoli burocratici e lungaggini.
Ma non finisce qui; la Meloni, riduce il fondo di perequazione infrastrutturale da 4,6 miliardi a solo 700 milioni, di tali fondi l’80 per cento spettava al Sud. Fondi che dovevano servire a coprire il gap infrastrutturale fra Nord e Sud ed erano destinati in particolare ad opere idriche, istruzione, sanità e trasporti.

In tutto questo difficile e complesso panorama, si inseriscono banali dichiarazioni di esponenti del centro destra che sbandierano dati di presunti indicatori negativi della nostra città senza il benchè minimo tentativo di contestualizzarli, addossando responsabilità al centro sinistra ed alla giunta Falcomatà.
In quale contesto Falcomatà ed il centro sinistra hanno governato e governano la città?. Il centro destra ha lasciato macerie sul piano economico e finanziario, per cui si è stati costretti ad un piano di rientro che, finalmente, ha riportato la città in ordine con i conti. Nel frattempo il covid e la successiva crisi energetica hanno frenato ogni possibile opportunità per la nostra città.
L’altra impavida elucubrazione mentale del centro destra è raccontarci del calo demografico nella nostra città. Se fosse stato cosi solo per Reggio Calabria, allora avrebbero potuto avere qualche attenuante. In realtà, il calo demografico ha riguardato tutto il Sud ed, in particolare, la Calabria (dati ISTAT) che, ricordiamo, è guidata da un Governo di centro destra da oltre tre anni.
Siamo consapevoli che non è facile e non sarà facile, ma siamo convinti che lo sforzo enorme dell’attuale giunta Falcomatà, a cui va il nostro massimo sostegno, sta andando nella giusta direzione del coinvolgimento di tutte le forze democratiche, sociali e produttive, che ragionano e pensano seriamente al futuro della città.

Antonio Morabito – Segretario Provinciale PD di Reggio Calabria

CATEGORIES
TAGS
Share This