Il “Team Punto Luce” di Platì e San Luca alle finali nazionali della “Lego League Challenge”

Il “Team Punto Luce” di Platì e San Luca alle finali nazionali della “Lego League Challenge”

Prende avvio oggi presso il  Dipartimento di Informatica dell’Università degli Studi di
Salerno la finale nazionale della competizione mondiale di scienza e
robotica denominata «First Lego League Challenge». Tra le squadre selezionate dopo
le combattute selezioni svolte nelle varie regioni c’è un team di ragazzine e ragazzini di
Platì e di San Luca che frequentano i due centri educativi, denominati “Punti Luce” ed
attivi da anni nei due comuni. Centri educativi gestiti in partenariato dall’associazione
Civitas Solis e da Save the Children Italia. Un team quello dei due Punti Luce che ha
sorprendentemente superato le selezioni regionali tenutesi presso il Liceo Scientifico
Zaleuco di Locri vincendo il premio Core Values, un premio che viene assegnato ai
team che, come recita la menzione del concorso «dimostrano un entusiasmo e uno
spirito straordinario, ed hanno capito che lavorando tutti insieme si possono
raggiungere traguardi più alti che da soli, e si rispettano sempre tra loro e con gli altri
team».


Una grande soddisfazione non solo per i giovanissimi campioni regionali, nello
specifico: Antonio Perre, Antonio Carbone, Giuseppe Agresta, Elisabetta Alvaro,
Michele Catanzariti, Vincenzo Alessandro Giorgi, Rosario Pio Versaci e Lucia Versaci
allievi degli Istituti comprensivi De Amicis-Platì e San Luca-Bovalino, ma anche per gli
operatori dall’associazione diretta da Francesco Mollace, che li hanno affiancati nella
preparazione. Sin dallo scorso anno infatti è stato attivato un laboratorio pomeridiano
di robotica educativa nei due punti luce, laboratorio che, grazie al sostegno di Save the
Children, si è dotato di attrezzature adeguate ed esperimentato metodologie
didattiche innovative.
A facilitare il percorso di apprendimento l’esperto Marco Pizzinga e due giovani coach,
Ilario Dichiera e Marta Nicita, che sono stati anche loro premiati come migliori coach
nella selezione interregionale tenutesi allo Zaleuco. Delle quattrocento squadre
partecipanti alla competizione su tutto il territorio nazionale sono quaranta le finaliste
che si confronteranno all’Università di Salerno, in una sfida organizzata dal
Dipartimento di Informatica dell’ateneo e dalla Fondazione Museo Civico di Rovereto.
Mentre il concorso internazionale vede come principale organizzatore l’associazione
americana First che ha come mission la valorizzazione della Scienza e della Tecnologia.
I team che si sfideranno a Salerno dovranno progettare, costruire e programmare
robot autonomi capaci di risolvere problemi reali ricercando soluzioni innovative. La
manifestazione richiede ai suoi partecipanti di effettuare una ricerca con tutti i criteri
caratteristici del protocollo scientifico su una problematica attuale.


«Abbiamo pensato di introdurre la robotica educativa nata nell’ambito del MIT di
Boston, la più importante università di ricerca al mondo, nelle nostre attività formative
con bambini e adolescenti di Platì e di San Luca, al fine di farli meglio avvicinare alle
materie scientifiche e alla programmazione, ma non immaginavamo di raggiungere
questi risultati» ha dichiarato Pasqualina Caruso coordinatrice di Civitas Solis, « posso
dire che i ragazzi sono stati eccezionali e in tal senso sono stati premiati dai valutatori
tra cui la professoressa Piera Levi Montalcini nipote del Premio Nobel Rita Levi.
Puntiamo pertanto, ha concluso la coordinatrice di Civitas Solis, a rafforzare
l’intervento in questo ambito poiché ci siamo resi conto che il laboratorio di robotica
educativa è uno strumento didattico incredibilmente potente che favorisce l’apprendimento per scoperta, il problem solving e il riconoscimento del ruolo positivo
dell’errore».

L’Ufficio Stampa

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