Sinistra Italiana: “La Santanchè vota no al salario minimo di 9 euro all’ora mentre in un’ora guadagna 1 milione rivendendo una villa”

Sinistra Italiana: “La Santanchè vota no al salario minimo di 9 euro all’ora mentre in un’ora guadagna 1 milione rivendendo una villa”

La ministra Santanchè vota no a 9 euro di salario minimo. È troppo, dice la destra, rovinerebbe l’economia. Poi con uno straordinario tempismo il suo coniuge – assieme alla moglie del Presidente del Senato – in quella stessa ora che non vale 9 euro lordi per un lavoratore guadagna un milione, comprando e rivendendo la villa del sociologo Alberoni. Acquistata per 2,45 milioni, esattamente 58 minuti dopo viene rivenduta a 3,45 milioni all’imprenditore Rapisarda. Poverino Rapisarda, gli sarebbe bastato arrivare un’ora prima e comprarla direttamente risparmiando un milione.

La magistratura però si interroga e delega la Finanza che indaga per riciclaggio. Gli inquirenti si chiedono da dove arrivano i soldi della seconda compravendita e se quella plusvalenza di un milione è stata utilizzata nel risanamento di Visibilia. Sul gruppo si accumulano intanto rinvii a giudizio per gravi presunti illeciti. La Santanchè resta al suo posto, ma stavolta mi sa che deve andarsene proprio a casa. Noi lo abbiamo detto mesi fa in tempi non sospetti che le accuse erano incompatibili con il ruolo di ministra. Perfino in un governo come questo.

Peppe De Cristofaro – Capogruppo al Senato per Alleanza Verdi e Sinistra

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