A Gaza hanno rubato le ombre
Del racconto di guerra fatto dall’inviato di Repubblica Fabio Tonacci, una frase mi ha colpito particolarmente: “A Gaza hanno rubato anche le ombre”.
L’ombra è un’area scura che si forma quando un corpo ostacola il passaggio della luce. Pertanto essa è emblema di presenza, di movimento, di vita che scorre.
A Gaza non si trovano punti ombreggiati perché non ci sono più le case, gli alberi, i palazzi, le scuole, le città. Quel che resta è uno strato di macerie tra la polvere e il cielo. Un cielo ampio, che si può osservare per intero, poiché niente più blocca lo sguardo, ormai libero di allungarsi per chilometri e chilometri di desolazione e di assenza. Le bombe hanno appiattito l’orizzonte e distrutto ogni cosa al loro passaggio, lasciando solo un terrificante deserto che non sembra lasciare punti da cui ricominciare.
Sarebbe bello tornare a vedere l’ombra a Gaza: questa infatti non è solo assenza di luce, ma presenza viva di qualcosa che esiste e, malgrado tutto, resiste.