Caulonia, Lancia: “La nostra comunità ripudia la guerra e si schiera con il popolo palestinese”
Pubblichiamo l’intervento integrale del consigliere Andrea Lancia durante il consiglio comunale di Caulonia del 4 giugno 2025:
Signor Sindaco, Signora Presidente del Consiglio, colleghi Consiglieri, gentili cittadini presenti e coloro che ci seguono, intervengo questa sera con un peso sul cuore, un sentimento di profonda angoscia e, non lo nascondo, di ferma indignazione, di fronte al dramma che continua a consumarsi
in Palestina.
Un dramma che ha ormai assunto i contorni di una ignobile e crudele mattanza di vite umane, una carneficina che strazia le coscienze e ci interroga profondamente sul significato stesso della nostra umanità.
Non possiamo, non dobbiamo, restare indifferenti o silenti di fronte all’orrore indicibile che si manifesta quotidianamente: bambini strappati alla vita, famiglie distrutte, ospedali bombardati, un intero popolo assediato, affamato, privato dei più elementari diritti e della speranza stessa. Le immagini e le testimonianze che ci giungono sono un pugno nello stomaco, un grido di dolore che non può rimanere inascoltato.
La mia posizione, che esprimo qui con chiarezza e con forza, è e sarà sempre a fianco del popolo palestinese e del suo diritto inalienabile all’autodeterminazione, alla libertà e a una vita dignitosa nella propria terra. Questa non è una semplice presa di posizione politica; è un imperativo morale, è il richiamo della nostra coscienza di fronte a una palese e continua violazione del diritto internazionale e dei diritti umani fondamentali.
È per questo motivo che intendo perorare con ogni mia energia, all’interno di questo Consiglio Comunale, la causa palestinese. Sento forte il dovere di farmi portavoce di chi non ha voce, di chi subisce una violenza sproporzionata e disumana. Dobbiamo avere il coraggio di chiamare le cose con il loro nome: quello che sta accadendo è un massacro, una pulizia etnica strisciante, ed è nostro dovere condannarlo senza appello e chiedere che cessi immediatamente.
Come rappresentanti dei cittadini, abbiamo la responsabilità morale di non voltarci dall’altra parte.
Pur nella consapevolezza dei limiti della nostra azione a livello locale di fronte a dinamiche internazionali così complesse, il nostro silenzio sarebbe complice. La nostra voce, invece, unita a quella di tante altre realtà nel mondo, può contribuire a creare una pressione morale e politica indispensabile.
Chiedo quindi, con accorata passione, che questo Consiglio Comunale non si tiri indietro. Chiedo che si esprima con fermezza per un immediato cessate il fuoco, per la protezione dei civili, per il rispetto del diritto internazionale e per l’apertura di corridoi umanitari sicuri e permanenti.
La mia decisione di sostenere ogni atto e iniziativa che vada in questa direzione è ferma e profondamente motivata dalla convinzione che la difesa dei diritti umani universali non conosca confini né appartenenze, ma sia il fondamento stesso di una società che voglia definirsi civile. Non possiamo permettere che la logica della forza e della vendetta prevalga sul diritto e sulla giustizia.
Concludo con l’auspicio che da quest’aula si levi un messaggio forte e chiaro: la nostra comunità ripudia la guerra, condanna questo sterminio e si schiera dalla parte delle vittime, dalla parte del popolo palestinese, per la pace, per la giustizia, per il rispetto della vita umana.
È una questione di umanità. È una questione di coscienza.
Grazie.